Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] legittimità degli oggetti, bensì al fatto che, per quanto fossero complicati, potevano sempre essere misurati. Da questo punto di . Senza dubbio egli aveva capito che in linea diprincipio si potevano inventare nuovi termini per nuovi metaordini e ...
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Temi olimpici: Pierre de Coubertin
Roberto L. Quercetani
Prima delle Olimpiadi
Dalle carte conservate negli archivi del CIO sappiamo che nella linea maschile la famiglia de Coubertin aveva lontane e [...] , soprattutto in Francia, non sembrava compenetrare l'essenza del suo pensiero, che era quello di far rivivere 1'Olimpismo "separandone però l'anima, l'essenza e i principi da quelle forme antiche che l'avevano a suo tempo caratterizzato e che ormai ...
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CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] legittimità del potere del C., almeno in quanto signore di Lucca, anche se non sembra esser quella derivante dal diploma di quella dei grandi principi tedeschi. Nessuna delle signorie italiane aveva infatti mai ottenuto un tale crisma di legalità nel ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] di Savoia Vittorio Amedeo principedi Piemonte, re di Cipro, nella quale, oltre le gesta di Carlo ... suo padre, si leggono le memorie dei principi '"honore di non mediocre applauso" da parte delle "politiche accademie",rivendica la legittimità e l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] di Petrarca, approdava a una risoluta affermazione della legittimitàdi perseguire fini e obiettivi personali, nell’impossibilità di in sette mesi il tempo «perso in ossequio al volere dei principi» (Senilium rerum libri, cit., XVIII, 2), quasi a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] attenzione fra i censori del Defensor pacis; anzi questo principio – che, non dimentichiamolo, nelle città del «regnum ytalicum» serviva a legittimare la presa di potere da parte di un singolo personaggio e quindi la trasformazione del Comune in ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] governo, Craxi affrontò i temi di politica internazionale connessi al processo di pace nel Medio Oriente nel quadro dei principi e degli obiettivi generali della politica estera italiana, affermando in particolare la legittimità della lotta per l ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] cura animarum, vinceva su ogni altro criterio.
Lo stesso principio si applicava alla riforma del clero. Per C., grande ideale di eletto e di "inviato") costituirà la legittimitàdi questa forza. Donde le esigenze di C. in materia di orazione ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] P. si rivolse all'imperatore per sostenere la legittimitàdi questa deposizione e dell'elezione al soglio del nuovo situazione era andata evolvendosi tra il 556 e il 559. Al principio del suo pontificato P. si era scontrato con un'opposizione quasi ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] della scomunica papale contro la carboneria, dubbioso della legittimità del decreto, ricorse alla lettura del Van Espen, sulla reggenza offerta dalle assemblee dell'Italia centrale al principedi Carignano, il B. appoggiò la soluzione prospettata da ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...