Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] della comunità, destinata a riflettersi e a integrarsi con il diritto formalmente stabilito.
La forma-norma o principiodilegittimazione è il dato positivo, reso intellegibile (nel senso del gadameriano ‘comprendere’) attraverso l’esegesi e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Al lavoro sino alla fine: Baldo degli Ubaldi muore a Pavia mentre è intento a dirimere una questione di diritto feudale. Era lì dal 1390 per volontà del signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, che lo [...] legales, per es., non contemplano direttamente un fondamento dilegittimità per gli ordinamenti particolari – i comuni – e non dispongano. Vincola anche il principe, perché appartiene a quell’insieme superiore di norme e istituti che fanno parte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Pisanelli
Alberto Spinosa
Esponente di punta della scuola giuridica napoletana, ideale rappresentante di un modello di giurista tipicamente risorgimentale, Giuseppe Pisanelli è una delle figure [...] ., pp. 12 e segg.). Così inteso, il principiodi nazionalità svolge nell’opera di Pisanelli un duplice fondamentale compito. Per un verso, esso assurge a criterio dilegittimazione dello Stato, implicando la necessaria identificazione tra dimensione ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] legittimitàdi colui il quale ha un possesso di stato conforme all'atto di nascita. Nel caso, però, di supposizione di parto o sostituzione di della filiazione, anche per mezzo di testimonî quando vi è un principiodi prova per iscritto o quando ...
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Capacità di farsi giustizia da sé. Tale comportamento è generalmente vietato dalla legge, non avendo il privato cittadino altra via per tutelare i propri diritti se non quella di adire l’autorità giudiziaria. [...] restrizioni all’uso della forza e affermando il principio della soluzione pacifica delle controversie tra Stati, contribuirono alla formazione di regole relative alle condizioni dilegittimità delle rappresaglie armate. Maggiori sviluppi del diritto ...
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Diritto
In diritto costituzionale per a. si intende uno dei modi di cessazione di efficacia di un atto normativo. L’a. si distingue dall’abrogazione, perché mentre il primo opera retroattivamente (ex tunc: [...] stante il principio generale di irretroattività delle leggi (art. 11 disp. prel. c.c.), opera in linea diprincipio ex nunc parte di una pubblica amministrazione di un atto amministrativo affetto da vizi dilegittimità originari, e l’a. in sede di ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] di atti di valore eroico, in Giorn. della Soc. As. It., 1892; Raccolta di intermezzi comici: Il principedi Satsuma, ibid., 1894; La spiaggia di , se non fosse stata compiuta dall'autorità legittima: introdusse la costituzione cinese, abolì i clan ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] coloro che, per un conto o per un altro, disconoscono la legittimità della monarchia romana e la sua diretta dipendenza da Dio. Tutto primo portò nella correzione del testo del poema sicuri principîdi critica, e diede valido aiuto ai lavori del ...
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PUBBLICITÀ (XXVIII, p. 481)
Salvatore PUGLIATTI
Siro LOMBARDINI
La pubblicità come mezzo di acquisizione di conoscenza nel diritto civile. - Nel linguaggio e nell'esperienza comune, la p. è l'attività [...] delle anomalie rilevate, di invalidità della p. (attuata), indipendentemente dalla validità o meno dell'atto o negozio che ne forma l'oggetto. La precisazione si rende necessaria ed appare legittima, per il principio della reciproca indifferenza tra ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] positivo "benché l'autorità di una consuetudine longeva non sia dappoco, tuttavia essa non può valere al punto da portargli pregiudizio, se non sia ragionevole e legittimamente prescritta".
Da questi principî vennero specialmente desunti gli elementi ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...