Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] omnium", Nicola da Rocca chiedeva che, in deroga al principio del monopolio dell'insegnamento di cui godeva lo Studium generale di Napoli, venisse riconosciuta la legittimità dello Studium particulare per l'insegnamento della sola ars dictaminis ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] una lettera del 1610, il "re savissimo", anzi "l'ideale di un principe, cui [tuttavia] forse niuno si conformò nei secoli trascorsi" (ibid di Federico II. A questo proposito D'Andrea formula una serie di giudizi molto netti: nega la legittimità ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] , ponendovi al vertice un giustiziere in rappresentanza dell'imperatore e indipendente dai principi. Escluso il ricorso all'autotutela privata, tranne che nel caso dilegittima difesa, si intendeva imporre a ciascun suddito l'utilizzo degli organi ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] 'abate Andrea Tosi, esule dalla Repubblica di Venezia per avervi difeso la legittimità dei beni ecclesiastici, celebrava con accenti russoviani russo principe D. M. Galitzin cercò di favorire l'apertura di un'ambasciata russa a Genova e l'invio di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] e legittimarono.
La questione giurisdizionale
Nel progetto di Sigonio c’è qualcosa di più: la scelta di comprendere l’imperium, poiché le città consideravano il pontefice come un principedi una respublica, e il re invece come un signore supremo ...
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CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] di ogni sano reggimento politico, professando, contro le viete ideologie democratiche e settarie, principidi disciplina e di La farmacia italiana (ibid., II [1963], pp. 73 s.); Sulla legittimità dell'art. 23 del regolamento 30 sett. 1938 n. 1706? ( ...
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DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] ; ne riceveva l'approvazione, invece, allorché - di fronte alla minaccia ministeriale di convocare nuovi comizi - si faceva assertore del principio secondo cui solo la Camera poteva giudicare la legittimità dei poteri dei propri componenti. Già in ...
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CROTTI DI COSTIGLIOLE, Edoardo Giovanni
Vincenzo Clemente
Nacque il 21 ott. 1799 a Saluzzo (Cuneo), di famiglia tra le più antiche della città, secondogenito del conte Alessandro intendente generale [...] luglio 1838 aveva sposato Pauline, figlia del conte di Mercy d'Argenteau, principedi Monglion, era destinato in Belgio. Il 28 luglio del marchese Birago di Vische, direttore dell'Armonia, e rivendicò la legittimità dell'intervento ecclesiastico. ...
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GIOANNETTI, Giuseppe (Gioseffo) Natale
Massimo Cattaneo
Ottavo di dodici figli, nacque a Bologna il 25 dic. 1768, da Carlo Bernardo e dalla contessa Anna Fantuzzi. La famiglia paterna, in cui spiccava [...] ).
Dai nove ai ventidue anni il G. studiò al collegio dei nobili di Bologna. A ventitré anni la "terribile esperienza" legata a "una donna , il principio della separazione tra potere spirituale e potere temporale e la legittimità dei provvedimenti ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] dei titoli dilegittimazione del rapporto feudale, spesso aggiungendo alle indagini intomo alla legittima continuità del di patronato della corona sopra i vescovati, abbazie, priorati e altri enti ecclesiastici, estendendo a questa materia i principi ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...