Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] un carattere nazionale (era ormai consueta la circolazione dei docenti al di là degli ambiti regionali di appartenenza, anche se non mancarono resistenze e contrasti), si fosse data un assetto relativamente stabile e, attraverso il principio della ...
Leggi Tutto
Le Arti cittadine
Giorgetta Bonfiglio Dosio
La storiografia
La storiografia annovera, a proposito delle associazioni artigiane medioevali, numerosi studi di qualità scientifica e di taglio ideologico [...] (89) di un certo Bernardo, orefice dinazionalità tedesca ("Teotonicus"), abitante nel confinio di S. Salvador 126; Gina Fasoli, Le compagnie delle arti a Bologna fino al principio del secolo XV, Bologna 1936; Luigi Simeoni, Gli antichi statuti ...
Leggi Tutto
Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] persone di fiducia: era accaduto ad esempio nel 1517, quando alcuni mercanti avevano accompagnato uno straniero dinazionalità ; Id., Cronico particolare delle cose fatte dai Veneti dal principio della città fino l'anno 1603, Venetia MDCIIII, p. ...
Leggi Tutto
L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] certamente ascritto anche il giovane principedi Morea Filippo, il quale nel 1277, tentando di tendere una balestra, "tanto i sergenti tenuti al servizio nei castelli non siano dinazionalità greca e provvedano ad equipaggiarsi proprio con le armi ...
Leggi Tutto
ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] . (I, 1886, p. 385) come uomo dinazionalità greca e di grande erudizione in una biografia particolarmente prodiga di informazioni sulla sua attività di committente, concentrata in due luoghi di devozione mariana: la chiesa di S. Maria Antiqua e lo ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] ai fedeli»26.
In Italia, l’esigenza di un simile ufficio nazionaledi revisione e classificazione morale dei film si era già pubblico specifico, riconoscendo di fatto un principiodi relativizzazione nelle valutazioni di immoralità»73.
Bollettini ...
Leggi Tutto
La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] , «Il Ventuno», 1, 1932, nr. 7.
24. Grande attenzione le cronache mondane riservano alla presenza del principedi Galles. Per tutti v. Dario Sabatello, Col Principedi Galles al Lido di Venezia, «Il Tevere», 18 agosto 1932, p. 4.
25. Un buon lavoro ...
Leggi Tutto
Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] Matteo Ricci a Eusebio Chini)13 e dal principiodi ‘nazionalizzazione’ che il processo missionario stava sperimentando di patria» volto a «evitare ogni forma di razzismo e dinazionalismo»123.
Qui, ancora lontani dagli echi degli scontri di civiltà ...
Leggi Tutto
Migrazioni internazionali e migrazioni interne
Enrico Pugliese
Il crocevia: un quadro generale
Migrazioni internazionali e migrazioni interne: nelle diverse fasi dell’evoluzione della società italiana [...] economia del Paese di arrivo. Ancora oggi, nei Paesi di immigrazione vigono meccanismi e normative fondati sui principi che erano di questi, particolarmente significativo in Europa, è rappresentato dal numero relativamente ristretto dinazionalità ...
Leggi Tutto
Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] anni Quaranta dell'Ottocento le prime congregazioni evangeliche dinazionalità italiana. Attorno al 1844-1845 Giacinto Achilli, ex Principiidi fede e di disciplina estratti dalla Parola di Dio per servire di base alla Chiesa evangelica di Torino ...
Leggi Tutto
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...