PANERAI, Giuseppe
Daniela Manetti
PANERAI, Giuseppe. – Nacque a Firenze l’8 settembre 1903, da Guido, figlio di Leon Francesco, e da Guglielmina Fracei.
Il padre rappresentava già la quarta generazione [...] clienti anche la Marina militare. Al principio del secolo assunse inoltre la gestione di Giuseppe e la nonna materna di Maria Teresa, Luisa Bürgisser, erano terziari francescani e quest’ultima, dinazionalità svizzera, frequentava spesso il negozio di ...
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MITTNER, Ladislao
Maria Paola Arena
– Nacque a Fiume il 23 apr. 1902 da Zoltán e da Giovanna Burich, entrambi insegnanti.
Il padre, ungherese, si era stabilito giovanissimo a Fiume, crocevia di quattro [...] la paura nei confronti di questo paese era stato il cemento del multiforme mosaico asburgico dinazionalità – e le notizie non ha mancato di registrare i turbamenti, le derive, le crisi profonde che l’hanno attraversata, dal principio del secolo, ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] le libertà nazionali dei popoli, e anche da quello di Carlo Magno, e che doveva invece avere sede in Roma ed essere guidato da "un monarca, che alle altre condizioni di futura italianità congiungesse il principio della soprastanza laica di fronte all ...
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VIDARI, Ercole
Emanuela Fugazza
– Nacque a Pavia il 22 dicembre 1836, da Gaetano, ingegnere, e da Angela Cazzani, settimo di nove figli.
Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu allevato dal fratello [...] tra gli Stati in guerra) e Del principiodi intervento e di non intervento (Milano 1868).
Come emerge anche Istituto lombardo di scienze lettere ed arti, s. 2, LI (1918), pp. 876-898; E. Michel, V. E., in Dizionario del Risorgimento nazionale, IV ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente dinazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] un'idea di sistemazione borghese della penisola e auspicava l'avvento di uno Stato nazionale unitario, interventista, un organismo capace di favorire le soluzioni associazionistiche e di salvare così il principio del bene collettivo senza colpire ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Dinazionalità italo-francese, nel [...] . Viceversa subentrò a Rossellini nella direzione di Desiderio, in principio intitolato Scalo merci e Rinuncia, iniziato del Comitato di liberazione nazionale, torturato e ucciso dall’ufficiale della Gestapo – di Roma città aperta di Rossellini, film ...
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FRAGALI, Michele
Maria Letizia D'Autilia
Nato a Palermo il 18 luglio 1897, si laureò in giurisprudenza ed entrò giovanissimo in magistratura. Nel 1922 fu vice pretore a Milano, quindi pretore a Niscemi [...] di un Comitato nazionaledi magistrati che si inserì nelle attività resistenziali svolgendo azione di collegamento con il Comitato di liberazione nazionale (Aspetti del sindacato di costituzionalità per lesione del principiodi uguaglianza, in Studi ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] cinese (nel 1958 in rivista, e solo dopo più di un decennio in volume: Milano 1969) in cui, attraverso il rapporto di due giovani dinazionalità diversa, racconta le difficoltà di integrazione e sopravvivenza per loro e per le generazioni sconvolte ...
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ALESSANDRO di Masovia
Domenico Caccamo
Nacque nella seconda metà del XIV secolo da Ziemowit IV, duca di Masovia, e da Alessandra, che era sorella di Ladislao Jagiełło. Trascorse l'infanzia alla corte [...] all'invito, a causa dei disordini che minacciavano Trento. Solo al principio del 1434, poté recarsi personalmente a Basilea, insieme con altri rappresentanti della diocesi, dinazionalità polacca. Vi rimase per cinque mesi, nello stesso periodo in ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] a compimento; e non mancarono elargizioni a Gabriele: il titolo diprincipedi Montenevoso nel 1924, la nave "Puglia" e il mas di Buccari, la creazione di un Istituto nazionale per la pubblicazione di tutte le opere del poeta, che gli consentì ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...