GUARNIERI, Romano
Sandra Covino
, Nacque ad Adria, in Polesine, il 20 febbr. 1883, da Francesco e Carolina Cordella, in una famiglia della piccola nobiltà terriera. Dal 1898 al 1900 frequentò il liceo [...] italiana per principianti della durata di sei settimane. Ciò che stimolava di più il G. nell'ambiente perugino era la possibilità, davvero unica per l'epoca, di avere, raggruppati in un'unica classe, studenti senza distinzione dinazionalità.
L ...
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GENALA, Francesco
Mario Di Napoli
Nacque suddito asburgico a Soresina, nel Cremonese, il 6 genn. 1843, in una famiglia di piccoli proprietari, da Zeffirino e Diamante Previ. Rimasto orfano di entrambi [...] oneri assunti dal Comune nell'interesse nazionale la nazione risponde", quale applicazione del più generale "principiodi giustizia che deve essere fondamento degli Stati" (La questione di Firenze e il modo di risolverla, in Nuova Antologia, 1° nov ...
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GIORDANA, Tullio (Carlo Tullio)
Giovanni Orsina
Nacque a Crema il 5 luglio 1877, da Pietro, ufficiale dei carabinieri, e da Elvira Carniti. Rimasto assai presto orfano di entrambi i genitori, fu allevato [...] abrogato la carta fondamentale della Finlandia, e sosteneva il criterio dinazionalità quale principio fondante dell'ordine europeo.
Si laureò in giurisprudenza e conseguì il titolo di avvocato. Nei primissimi anni del nuovo secolo sposò la figlia ...
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PANERAI, Giuseppe
Daniela Manetti
PANERAI, Giuseppe. – Nacque a Firenze l’8 settembre 1903, da Guido, figlio di Leon Francesco, e da Guglielmina Fracei.
Il padre rappresentava già la quarta generazione [...] clienti anche la Marina militare. Al principio del secolo assunse inoltre la gestione di Giuseppe e la nonna materna di Maria Teresa, Luisa Bürgisser, erano terziari francescani e quest’ultima, dinazionalità svizzera, frequentava spesso il negozio di ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] le libertà nazionali dei popoli, e anche da quello di Carlo Magno, e che doveva invece avere sede in Roma ed essere guidato da "un monarca, che alle altre condizioni di futura italianità congiungesse il principio della soprastanza laica di fronte all ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente dinazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] un'idea di sistemazione borghese della penisola e auspicava l'avvento di uno Stato nazionale unitario, interventista, un organismo capace di favorire le soluzioni associazionistiche e di salvare così il principio del bene collettivo senza colpire ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Dinazionalità italo-francese, nel [...] . Viceversa subentrò a Rossellini nella direzione di Desiderio, in principio intitolato Scalo merci e Rinuncia, iniziato del Comitato di liberazione nazionale, torturato e ucciso dall’ufficiale della Gestapo – di Roma città aperta di Rossellini, film ...
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FRAGALI, Michele
Maria Letizia D'Autilia
Nato a Palermo il 18 luglio 1897, si laureò in giurisprudenza ed entrò giovanissimo in magistratura. Nel 1922 fu vice pretore a Milano, quindi pretore a Niscemi [...] di un Comitato nazionaledi magistrati che si inserì nelle attività resistenziali svolgendo azione di collegamento con il Comitato di liberazione nazionale (Aspetti del sindacato di costituzionalità per lesione del principiodi uguaglianza, in Studi ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] cinese (nel 1958 in rivista, e solo dopo più di un decennio in volume: Milano 1969) in cui, attraverso il rapporto di due giovani dinazionalità diversa, racconta le difficoltà di integrazione e sopravvivenza per loro e per le generazioni sconvolte ...
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ALESSANDRO di Masovia
Domenico Caccamo
Nacque nella seconda metà del XIV secolo da Ziemowit IV, duca di Masovia, e da Alessandra, che era sorella di Ladislao Jagiełło. Trascorse l'infanzia alla corte [...] all'invito, a causa dei disordini che minacciavano Trento. Solo al principio del 1434, poté recarsi personalmente a Basilea, insieme con altri rappresentanti della diocesi, dinazionalità polacca. Vi rimase per cinque mesi, nello stesso periodo in ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...