Strategici, studi
Carlo Jean
Definizione, contenuto e finalità
Gli 'studi strategici' hanno per oggetto il pensiero strategico in senso lato, relativo alla minaccia, all'uso e al controllo della forza [...] mentre il loro vero avversario era Mazzini, cioè il sentimento dinazionalità e la nuova autocoscienza dei popoli (v. Howard, 1969 tedesca. Le difese alternative erano fondate sul principiodi sostenere le difese convenzionali avanzate della NATO sul ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] Impero e riconosciuta come tale per consolidata tradizione, anche dopo la perdita dell’indipendenza nazionale in terra d’Israele.
Sulla base di questi principi generali si configurano i cosiddetti ‘privilegi’ concessi e ribaditi in più occasioni agli ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] del pensiero razionale e della libertà di coscienza individuale, gli albori di un sentimento nazionale, e ritrova questi momenti nelle Fundamental Issue, una di-sposizione che gli sembrava minare il principiodi libertà di insegnamento, usando toni ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] Luigi assunse una netta posizione critica in nome dei "sommi princípi costituzionali" (Memorie, II, p. 559): il 2 marzo sulla stampa e in Parlamento, in difesa del diritto dinazionalità e in particolare degli Armeni, dei cui problemi continuò a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e Risorgimento nazionale
Marco Ciardi
Lo sviluppo della cultura scientifica nell’età del Risorgimento costituì un importante elemento del processo che portò all’unità nazionale, contribuendo [...] principio della fratellanza e della nazionalità nei popoli italiani» (Lacaita 1996, p. 214). Anche il commento del genovese Lorenzo Pareto, uno dei più famosi geologi italiani della prima metà del secolo, allo svolgimento del congresso di Venezia, di ...
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DE MARI, Francesco
Carlo Bitossi
Nacque a Genova il 4 apr. 1656 e fu battezzato come Francesco Maria (ma il Francesco Maria De Mari dei documenti dell'epoca e un omonimo) nella chiesa di S. Siro.
Era [...] ), e rimase sino all'arrivo del successore del Leganés, Carlo Enrico di Lorena principedi Vaudémont, il mese seguente.
Nell'ottobre 1702, nell'imminenza del passaggio di Filippo V di Spagna per il territorio della Repubblica (in primavera il re ...
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LA CECILIA, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 27 sett. 1801 da Francesco Paolo, usciere della Gran Corte civile, e da Marianna Vitale. Malgrado la sovrabbondanza di dati autobiografici [...] al legittimo sovrano Francesco I il fratello di costui, Leopoldo, principedi Salerno, noto per il suo austriacantismo.
il L. aveva ai suoi ordini un battaglione di guardie nazionali con il compito di tutelare l'incolumità dei deputati: invece fu lui ...
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GENALA, Francesco
Mario Di Napoli
Nacque suddito asburgico a Soresina, nel Cremonese, il 6 genn. 1843, in una famiglia di piccoli proprietari, da Zeffirino e Diamante Previ. Rimasto orfano di entrambi [...] oneri assunti dal Comune nell'interesse nazionale la nazione risponde", quale applicazione del più generale "principiodi giustizia che deve essere fondamento degli Stati" (La questione di Firenze e il modo di risolverla, in Nuova Antologia, 1° nov ...
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CITTADELLA, Giovanni
Paolo Preto
Nato a Padova il 7 marzo 1806 dal conte Francesco e da Lucia Raspi, ricevette un'ottima educazione classica sotto la guida dell'abate Nodari, docente di latino nel locale [...] le libertà nazionali dei popoli, e anche da quello di Carlo Magno, e che doveva invece avere sede in Roma ed essere guidato da "un monarca, che alle altre condizioni di futura italianità congiungesse il principio della soprastanza laica di fronte all ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente dinazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] un'idea di sistemazione borghese della penisola e auspicava l'avvento di uno Stato nazionale unitario, interventista, un organismo capace di favorire le soluzioni associazionistiche e di salvare così il principio del bene collettivo senza colpire ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...