BORGHESE, Francesco Scipione
Gaspare De Caro
Nacque a Roma il 20 maggio 1697, da Marco Antonio, principedi Sulmona, e da Flaminia Spinola. Destinato alla carriera ecclesiastica, la sua prima educazione [...] di fronte alla necessità di prendere una posizione netta in quell'aspro contrasto, in drammatica contraddizione con l'atteggiamento di d'Ungheria - i ministri di V. M. in Germania non rendessero ai principi protestanti odioso il presumpto imperatore ...
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CROCIONI, Giovanni
Marina Santucci
Nacque ad Arcevia (prov. di Ancona) il 5 ott. 1870 da Pietro e da Felice Riderelli. Compì gli studi a Roma dove si laureò in lettere nel 1894 discutendo con E. Monaci [...] di azione per la presenza delle nuove forze sociali emergenti nell'Italia prebellica. Inoltre, il dibattito metteva in luce la contraddizione geografica non permettevano un modello di insegnamento , la mancanza di un principio etico che rapportasse ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] di Capua principedi Conca, raccoglieva alcuni degli intellettuali più attivi della Napoli di isolamento degli scrittori "che non altro scrivono che per principi sono confutati in modo radicale: dall'esposizione dei dati empirici in contraddizione ...
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CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] contraddizione.
La nozione che il C. ebbe della guerra libica fu einaudiana, quale banco di prova di un'occasione di atti di scissione - in una non accettazione Ind.;A. Bobbio, Le riviste fiorentine del principio del secolo (1903-1916), Firenze 1936, ...
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BISANZIO
Alessandro Pratesi
Appartenente con molta probabilità al clero locale, fu elevato alla cattedra episcopale di Trani, primo arcivescovo di questo nome, intorno al 1063, dopo che Niccolò II aveva [...] di un privilegio di Urbano II in favore di B.; in esso si enumerano come dipendenti dalla sede di Trani quegli stessi possessi già menzionati nel documento di Alessandro II, in contraddizione II (non si sa se in quello Lateranense del principio del ...
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CICCARELLI, Antonio
Nicola Longo
Nato a Foligno nel sec. XVI, non si sa in quale anno, discendente da un Giacomo Ciccarelli che era stato segretario di Bonifacio IX. e Martino, V, il C. si recò certamente [...] pragmatista atta a sana e la profonda contraddizione, tipica di questo periodo, fra utile politico e di questo tipo sono numerosissimi e tutti collocano l'operazione del C. all'interno della dominante logica ipocrita fondata sul principio del si non ...
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MANDOSIO, Carlo
Enrico Renna
Nacque a Roma il 22 ag. 1682 e fu ammesso nella Compagnia di Gesù l'11 maggio 1702. Dal 1711 - anche se, per la precisione, il suo nome figura ufficialmente nell'elenco [...] nondi Gesù. L'apparente contraddizione tra il resoconto del Lagomarsini e quello dello Zaccaria si potrebbe spiegare con il fatto che nel 1732 era stata allestita l'edizione per la stampa, ma che questa poté essere effettuata soltanto al principio ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere in c.; spirito di c., tendenza abituale...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...