Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] loro comune natura che riposa in Dio. Sta di fatto che l'aristotelismo, per la compresenza in esso di elementi a priori e a posteriori, influì su entrambe le vie battute dal pensiero per spiegare la conoscenza.
Al platonismo si ricollegò modernamente ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] , e così la problematica di una c. adeguata o inadeguata. G.W. Leibniz considera accanto a una c. a priori anche una c. delle rappresentazioni, consistente nella concordanza di queste con le cose. Se lo schema è ancora quello identificatorio ...
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MARTINETTI, Piero
G. Emanuele BARIE'
Filosofo, nato a Pont-Canavese (prov. Aosta) il 21 agosto 1872, laureato in filosofia a Torino nel 1893. Studiò quindi per un anno all'università di Lipsia; nel [...] di dedume Cartesio: e prima di tutto il concetto di una res extensa. La kantiana soggettività dello spazio, forma a priori della conoscenza sensibile, è per il Martinetti incontestabile. Né conduce al solipsismo, perché è vero che la conoscenza, in ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] . La connessione di causa ed effetto - è questa la più celebre confutazione di H. - non è fondata su un ragionamento a priori, ma soltanto sulla nostra abitudine all'osservazione di certi fenomeni. Se una palla di biliardo si muove verso un'altra, la ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] finitisti sono metodi matematici di per sé stessi sicuri e non bisognosi di fondazione, fondati su un’istituzione a priori. Poiché un sistema formale per una teoria è ottenuto assiomatizzando la teoria, trasformando il suo linguaggio in un linguaggio ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] esprimere il suo rifiuto della concezione, tipica del neopositivismo e di un certo kantismo, secondo cui vi sono verità a priori immutabili per quanto riguarda la logica o gli schemi concettuali ai quali la scienza si deve conformare, e secondo cui ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] quindi l'essere in sé, con la conseguenza dell'impossibilità di enunciare come siano costituiti i giudizi sintetici a priori metafisici. Kant dimenticò insomma che la scienza non si fa senza lo scienziato, e presuppose dogmaticamente un concetto di ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] filosofia (logica, filosofia della n., filosofia dello spirito). Si distingue dalla scienza come indagine sperimentale in quanto deduce a priori le manifestazioni naturali dall’idea di una n. in generale, e mostra come la n. si risolva nello spirito ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] Galilei (nato nel 1370 e morto tra il 1446 e il 1451), era un medico di fama che fu eletto per due volte membro dei Priori e nel 1445 rivestì l'alta carica di gonfaloniere. Fu sepolto nella chiesa di Santa Croce dove la sua tomba, una lastra di marmo ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] vige, si applica e si attua, nelle due dimensioni. Si direbbe kantianamente che spazio e tempo sono forme a priori del diritto, categorie ordinatrici e unificatrici dei fenomeni regolati.
La validità spaziale serve a raccogliere i molteplici fenomeni ...
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priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...