Filosofo (Heldrungen, Turingia, 1761 - Gottinga 1833), prof. nell'univ. di Helmstedt (1788-1810), poi (dal 1810) di Gottinga, dove ebbe come allievo A. Schopenhauer. L'opera principale di S. è l'Aenesidemus [...] mostrando che le loro premesse e i loro criterî non sono in grado di legittimare la riflessione critica sulle "forme a priori" della ragione e sugli "elementi" della coscienza. Se per questo aspetto S. afferma che Hume non è stato confutato da Kant ...
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Filosofo e filologo (Parigi 1801 - ivi 1881). Interruppe gli studî di medicina per dedicarsi all'insegnamento e approfondire la conoscenza delle lingue classiche e orientali. Partecipò alla vita politica [...] fu da Comte stesso sconfessato (1852). Si attenne rigorosamente al metodo positivo, inteso come rifiuto di ogni speculazione a priori, sostenendo che le uniche scienze degne del nome erano quelle basate sull'osservazione e l'esperimento. Veniva così ...
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PIETRO di Galeotto
Matteo Mazzalupi
PIETRO di Galeotto. – Nacque a Perugia intorno alla metà del Quattrocento. Il padre, Galeotto di Ercolano, ancora in vita nel 1491, fu medico condotto del comune [...] ’identità col figlio di Galeotto (Gnoli, 1923). Il 29 giugno 1482, a tre anni dalla commissione della pala per la cappella, i Priori concessero a Pietro una proroga di un anno (Mariotti, 1788, pp. 145 s.). Nei giorni 22 febbraio, 22 marzo e 29 aprile ...
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CAMEROTA, Antonino
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque a Camerota, piccolo paese al confine tra la Campania e la Calabria, molto presumibilmente nella prima metà del secolo XVI.
Fece parte dell'Ordine [...] la carica di reggente dello Studio di teologia di S. Domenico, per la durata di tre anni. Il primo maggio 1567 fu eletto priore in quel convento stesso. In quegli anni fu anche maestro dei novizi ed ebbe tra i suoi allievi Giordano Bruno, che era ...
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Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), ha insegnato nell'università della California (1911-20) e quindi a Harvard fino al [...] L. ha sostenuto una concezione tendente a conciliare pragmatismo e kantismo: i dati dell'esperienza sono organizzati da principî a priori, ma questi (compresi i principî logici) possono andare soggetti a revisione e mutamento, benché non per ragioni ...
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FATTORINI, Gabriele
Luca Della Libera
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il [...] 1570 e il 1580 un Giulio fece parte del governo cittadino; tra il 1587 e il 1595 un Sebastiano (fisico e priore) ebbe la medesima carica e, nel 1598, fu scelto per ringraziare papa Clemente VIII in rappresentanza della sua città. Nel 1675 infine un ...
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Famiglia fiorentina di origine popolana. Ebbe per capostipite Strozza di Ubaldino (seconda metà del sec. 13º), che coi suoi quattro figli diede origine a quattro linee, che si propagarono, con numerosi [...] infine, discesero Ubertino e Rosso, il secondo dei quali diede origine a quattro rami. Gli S., che a Firenze diedero 93 priori e 16 gonfalonieri di giustizia, si segnalarono nella vita pubblica anche al di fuori della Toscana. Oggi tutti i rami della ...
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BERLINGHIERI, Francesco
Angela Codazzi
Geografo umanista fiorentino del sec. XV. La famiglia dei Berlinghieri è ripetutamente ricordata nella storia di Firenze fino dai primi anni del Duecento.
Nel [...] che Firenze e Lucca stipularono con Pisa. Più volte anche nel sec. XV i B. appaiono come gonfalonieri di giustizia e priori in Firenze. bue fyrono i rami dei Berlinghieri, quello diretto e quello cadetto dei Betti-Berlinghieri.
Dal ramo cadetto della ...
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BORDONI, Gherardo
Zelina Zafarana
Apparteneva a una famiglia fiorentina di popolani "grassi", ma imparentati con famiglie magnatizie (quali gli Adimari e i Tornaquinci), fra le più notevoli del sesto [...] e nel 1320 di una in Romagna (Delizie degli eruditi toscani, XI [1778], pp. 93 s.). E Ferruccio, che appare nella lista dei Priori nel dicembre-febbraio 1317-1318, nel gennaio 1320 era capitano della lega di Poggibonsi, e come tale eseguì l'ordine di ...
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BORROCCI, Francesco
Gianni Ballistreri
Nato, a quanto sembra, a Macerata da nobile famiglia, scrisse intorno agli ultimi anni del secolo XVI.
Nulla sappiamo della biografia di questo originale scrittore, [...] del manoscritto, pensò di poter identificare lo scrittore in un Giovanfrancesco Borrocci, che fu nel Consiglio di credenza e tra i priori di Macerata tra il 1570 e il 1591 e capitano della milizia cittadina nel 1605 e nel 1606. D'altronde una ...
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priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...