In un problema fisico, matematico ecc., grandezza che non è nota a priori e che ci si propone di determinare a partire da grandezze e numeri noti (dati del problema), sulla base di relazioni e condizioni [...] , nelle quali compaiono i dati, sotto forma di costanti o di espressioni note, e le i., sotto forma di simboli a priori variabili, che saranno poi determinati risolvendo le equazioni in questione. Le i. si indicano di norma con le ultime lettere dell ...
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costante 1
costante1 [s.f. dall'agg. costante] [LSF] Quantità o grandezza che non varia al variare di parametri dai quali si può a priori pensare che dipenda; in questo senso è contrapp. a variabile [...] e a funzione. Così, dicendo che è c. il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro, s'intende dire che tale rapporto non dipende dalla particolare circonferenza considerata. Si parla ...
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astronomico
astronòmico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. astronomicus, dal gr. astronomikós, che è da astronomía e quindi "relativo all'astronomia"] [MTR] [ASF] Costanti a.: quantità conosciute a priori [...] ed espresse in funzione di unità di tempo, distanza e massa, che intervengono nella determinazione della posizione o della velocità di un astro: per es., il raggio equatoriale terrestre, la velocità della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] 1921, scritta sotto la guida del neokantiano Bruno Bauch (1877-1942), nella quale tentava di identificare gli elementi a priori e gli elementi contingenti che compongono lo spazio psicologico, quello formale e quello fisico. La maggior parte dei suoi ...
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empirismo
empirismo [Der. di empirico] [FAF] Atteggiamento epistemologico che pone nell'esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a innatismo e a razionalismo, le quali concezioni fanno derivare [...] la conoscenza per deduzione da principi razionali a priori evidenti. Nella storia del pensiero filosofico e scientifico l'e. è rappresentato, per l'antichità, in modo particolare dagli epicurei e dagli stoici; per l'età moderna, spec. da R. Bacone, J ...
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approssimato
approssimato [agg. Der. del part. pass. approximatus del lat. approximare "avvicinarsi a", comp. di ad- e proximus "prossimo"] [LSF] Che riguarda o che deriva da un'approssimazione. ◆ [ANM] [...] Calcolo a.: generic., procedimento di calcolo, il cui risultato sia affetto da un errore stimabile a priori, che utilizza numeri a. (v. oltre). ◆ [ANM] Formule a.: locuz. con cui s'indicano semplici espressioni polinomiali che, ove si accetti un ...
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selettivo
selettivo [agg. Der. dell'ingl selective, da to select (→ selettività)] [LSF] Che presenta una maggiore o minore selettività: risonatore meccanico poco s., ricevitore radio molto s.; in partic., [...] , almeno in certe circostanze, si presenti e si svolga con modalità particolari, quasi per una scelta tra tutte le modalità a priori possibili: l'assorbimento di radiazioni è in genere s., riflessione s. della luce da parte di un corpo colorato, ecc ...
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selezione
selezióne [Der. del lat. selectio -onis, dal part. pass. selectus (→ selettività)] [LSF] Operazione di scelta, con il fine di estrarre da un insieme i soli elementi che abbiano assegnate caratteristiche [...] oppure con il fine di limitare, in base ad assegnati criteri, le modalità di un fenomeno tra tutte quelle a priori possibili. ◆ [ELT] [INF] Nei linguaggi di programmazione di calcolatori elettronici, costrutto che sceglie le istruzioni da seguire in ...
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Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] des Wahren und dessen Unterscheidung von Irrtum und Schein, 1764), espose la tesi secondo cui le scienze a priori avrebbero potuto essere costruite per combinazione di nozioni elementari. Tra i suoi altri contributi occorre segnalare un'analisi del ...
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priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...