PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] 24]) e «ipse veniet et salvabit nos» (de pronomine, 8 [da Tobia, 13, 5 e Isaia 35, 4]); il secondo ricorre laddove Prisciano cita Eneide, III, 619-620. Il fatto che così avvenga nell’Ars e non nell’Elementarium sembra confermare che si tratta di una ...
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GILIBERTI, Domenico (Domenico da Vespolate, Domenico da Vespolà)
Arnaldo Ganda
Figlio di Arasmino, nacque intorno al 1445 a Vespolate, località nei pressi di Novara, al cui vescovo era stata infeudata [...] di morte del Giliberti.
Il G. non fece uso di marche tipografiche. Oltre al carattere greco (brevi citazioni in Papias, Servio, Prisciano, 1476) e al gotico G 84 (Paolo Veneto, 1478), utilizzò due caratteri romani: il 108 R (di proprietà dei cartai ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] Medioevo. Guida storica e critica, a cura di G. Cavallo, Bari 1977, pp. 108 s., 273; M. De Nonno, Le citazioni di Prisciano da autori latini nella testimonianza del Vat. lat. 3313, in Riv. di filologia e di istruzione classica, CV (1977), pp. 386 s ...
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BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] quest'ultima conclusione il Muratori era arrivato anche mettendo a confronto ciò che B. (sempre, naturalmente, nella versione di Prisciano) racconta a proposito del 1306 e ciò che di questo stesso anno si leggeva nella cronaca del modenese Alessandro ...
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FOSIO (Fossi), Annibale (Annibale da Foxio da Parma, Hannibal Foxius)
Tiziana Plebani
Figlio di Filippo di Andrea, fu attivo come tipografo negli anni Ottanta del secolo XV.
Non abbiamo sue sicure notizie [...] ultimi è resa possibile da un secondo lavoro che la compagnia portò a termine a qualche giorno di distanza dal Prisciano, ossia la stampa delle Canzonette di Leonardo Giustinian (IGI, n. 4330), nel cui colophon sottoscrissero anche gli altri soci che ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] traduce alla lettera la definizione prisciana del "genere dubbio". La principale fonte del capitolo sul "novero" è Carisio: mentre infatti Prisciano distingue soltanto in base a natura e uso le serie dei nomi singolari e plurali e ne fa un'indagine ...
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FOSSA, Evangelista
Cristina Scarpa
Nacque in data imprecisabile comunque nel terzo quarto del XV secolo, a Cremona, in una famiglia tra le più antiche e conosciute della città: l'Arisi sottolinea la [...] brigata di giovani, tra cui lo stesso F., ai danni di Angelo Spuza - fin nel nome vero centro comico del poema - e di Prisciano cremonese. Altrove si racconta di una strana avventura di viaggio a Padova di cui è protagonista lo stesso autore. È opera ...
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DONATO, Bernardino (Bonturello)
Tiziana Pesenti
Nacque nell'ultimo ventennio del sec. XV a Castel d'Azzano (Verona), terra della nobile famiglia Nogarola. Sulla sua formazione non si sa nulla; si può [...] non abbracciò'però la carriera del poligrafo consulente editoriale. ma volle restare sempre maestro d'umanità: non a caso il Prisciano fu dedicato agli studiosi dell'arte grammatica.
Da Capodistria il D. tornò nel gennaio 1528 a Verona, dove il Bembo ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] , a cura di M. De Nonno - P. De Paolis - L. Holtz, I, Cassino 2000, pp. 289-326; A. Luhtala, «Excerpta» da Prisciano, Diomede e Pompeo compilati da P. da P. nel codice Bruxell. II 2572, ibid., pp. 327-350; P. Mastandrea, Classicismo e cristianesimo ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] la compilazione della letteratura che aveva in quei tempi il massimo di autorità in campo grammaticale, attingendo da Donato, da Prisciano, da Isidoro di Siviglia, da Uguccione da Pisa, ma soprattutto da Papias che è senza dubbio la fonte principale ...
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prisco
agg. [dal lat. priscus, affine a prior e primus (v. priore e primo)] (pl. m. -chi), poet. – Che appartiene a età antichissima, che risale a tempi remoti: le p. genti; la p. nobiltà, la nobiltà degli antichi, o dei progenitori; un mio...
ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente...