Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] . solo nel caso che all’aspirante sposo fosse stato concesso tale privilegio dalla città della sposa (epigamia). L’uomo era in genere assai m., nella quale si era inserito il concetto paolino dell’indissolubilità del vincolo come simbolo dell’unione ...
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Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] continuarono, con limitate funzioni, durante tutto l’Impero. L’istituzione fu privilegio dei patrizi, fino a che le leggi Licinie-Sestie (367 a. L’ultimo c. dell’Impero occidentale fu Decio Teodoro Paolino (534 d.C.). Chi aveva rivestito il consolato ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] pontificale. Egli trasferì al papa e alla Chiesa il modello paolino del capo e delle membra, di conseguenza ritenne la Chiesa scrittori). A capo della Cancelleria, con il compito di datare i privilegi, vi erano tre notai in carica da uno a tre anni; ...
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paolino1
paolino1 agg. – Relativo a san Paolo o a un papa di nome Paolo. 1. Epistolario p.: il complesso delle lettere attribuite nel Nuovo Testamento all’apostolo Paolo. 2. Privilegio paolino: nel diritto canonico, particolare concessione...
privilegio
privilègio s. m. [dal lat. privilegium, comp. di privus, nel sign. originario di «singolo, particolare», e lex «legge»; quindi propr. «disposizione che riguarda una persona singola»]. – 1. Nel diritto pubblico, atto sovrano o legge...