Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] che si ricavano da ξ, una volta che l’esperimento è stato condotto, costituiscono la premessa per inferire su P. Le misure di probabilità P possono essere indicizzate da un parametro ϑ, ϑ ∈ Θ: P = (Pθ: ϑ ∈ Θ); cioè, a ogni ϑ è associata una misura di ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] Arist. Lat., I, 56). Gli studi più recenti hanno confermato in gran parte tale indicazione, nel senso che se - come appare probabile - tutta l'opera fu tradotta dall'arabo da Gerardo da Cremona (m. 1187), tuttavia fino dalla fine del sec. XII stesso ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] ripartizione F(ϑ); la funzione di ripartizione a posteriori G(ϑ) è data dalla formula di Bayes
[1]
da cui si calcola la probabilità a posteriori di una data ipotesi. Date due i. semplici alternative H0 (ϑ=ϑ0) e H1 (ϑ=ϑ1) si considerano l’errore di ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] )=F(x) in ogni punto x in cui F (x)
è continua. La definizione si estende al caso di più dimensioni. C. in probabilità La c. in distribuzione assicura che la variabile casuale Xn tende a essere somigliante alla X (ad avere cioè la stessa funzione di ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] p, indicando con m il numero di volte che l’evento si verifica, la frequenza m/n dà un valore approssimato della probabilità p, e ordinariamente l’approssimazione è tanto migliore quanto più è grande il numero n delle prove. Così, nell’es. citato, se ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] a voler fare un'edizione che serva ai bisogni dei lettori moderni, e insieme agli studiosi" (ibid., p. XXVII). È probabile che il Barbi intendesse opporsi a una pratica della recensio (o di materiali per la recensio) senza interpretatio quale non era ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] queste variabili, rappresentate dal numero delle unità tra le quali il parlante sceglie le più adeguate al suo enunciato, la loro probabilità, calcolata in base alla frequenza, e il loro costo, vale a dire il dispendio di energia che esse comportano ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] pare, dalla Francia settentrionale) e di Pisa (per cui è più difficile individuare termini di sicura provenienza; ma è probabile che da qui si sia diffuso il già citato arabismo darsena).
Relegato, di solito, ai margini della cultura scritta al ...
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PERIODO IPOTETICO
Il periodo ipotetico è un periodo attraverso il quale si esprime un’ipotesi da cui può derivare una conseguenza. È formato dall’unione di una proposizione reggente, o ➔apodosi, con [...] protasi, il periodo ipotetico può essere di tre tipi.
• Periodo ipotetico della realtà, quando l’ipotesi è reale o molto probabile. Nella protasi il verbo è all’indicativo, nell’apodosi il verbo è all’indicativo o all’imperativo
Se arriviamo in tempo ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] limiti esatti dell'età fridericiana (1220-1250). Tuttavia in una periodizzazione stretta ci atterremo ai testi con sicurezza o con buona probabilità prodotti tra il 1211 e il 1261, ossia tra il Libro di conti di banchieri fiorentini e la Rettorica di ...
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probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi possibili, appare come quello che più ragionevolmente...
probabile
probàbile agg. [dal lat. probabĭlis, der. di probare «approvare»]. – 1. Propriam., che si può approvare. In partic.: a. Di fatto o avvenimento che, in base a serî motivi (i quali però non costituiscono vere prove e non danno quindi...