CERESARA, Paride, detto Tricasso
Francesca Romana De' Angelis
Nacque il 10 febbraio del 1466 a Mantova; di lui ci rimane una sommaria descrizione: "Erat facie et barbirio rufus, venustus, procerae staturae, [...] da qualsiasi intenzione di configurare la chiromanzia come "irrazionale o profetica", rivendicandone la piena legittimità come processodeduttivo e scienza delle relazioni. Il C. pertanto fornisce un'ampia documentazione ed una serie di consigli ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] ma non gli fornisce il contenuto onde riempire le forme, i punti di partenza onde muovere nel suo metodo deduttivo. A capo di ogni processo apodittico è necessario porre due "premesse immediate", e cioè non dedotte in funzione di un superiore "medio ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] cultura, che ne tenta una ridefinizione scientifica: dunque empiria rigorosa nella indagine, perfino gretta, miope; processi puntualmente deduttivi nell'astrarre norme e leggi dalla materia indagata; fiducia assoluta in una ontologia del vero, che ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] .
In realtà il R. non è il logico, coerente sviluppo deduttivo di un’idea, né un gruppo circoscritto di fenomeni riducibili a ; tutte le forme della natura appaiono come simboli di un processo unitario la cui chiave si trova nello spirito, o meglio ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] il metodo non è più soltanto morfologico-empirico, ma ipotetico-deduttivo.
Ma fermiamoci, con un po' più di respiro, menzione di questa «scusa» prodotta da Galileo, durante il processo: «[...] scusandoti d'esser incorso in error tanto alieno, come ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] imperfetti, perché non raggiungevano la perfezione analitica e deduttiva del metodo, condizione essenziale per poter parlare di la medicina, oggetto del suo insegnamento) si risolvevano o in un processo di 'ascesa', o in uno di 'discesa', oppure in ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...
procedimento
procediménto s. m. [der. di procedere]. – 1. ant. o poco com. Il fatto e il modo di procedere, cioè di svolgersi, di progredire: il p. delle indagini, o nelle indagini; spiegare, illustrare il p. dei fatti, il loro corso o svolgimento....