L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] totale controllo da parte del capitale mercantile sul processo produttivo. Organismi con analoghe caratteristiche esistevano del resto a Padova o Verona già da secoli. Insomma, la soppressione di antiche e importanti corporazioni come i samiteri ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] processo d'investimento dei capitali veneziani verso il Dominio (64). Si potrebbe assumere ad esempio di dei rettori veneti in Terraferma, IX, a cura di Giorgio Borelli, Podestaria e capitanato diVerona, Milano 1977, pp. 268-269 (26 giugno ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] lontanissimo passato. La loro causa di gran lunga più importante va vista in un processo che si affermò con veemenza nel una cittadina, fu in grado di concorrere alle costose cariche di podestà di Vicenza e diVerona e ad avanzare nella gerarchia ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] di vendere la seta grezza in tutto il Dominio direttamente dai centri di produzione, provocò rivolgimenti fatali, come nel caso dell'industria tessile diVeronadi obbedire agli ordini. Due furono le tappe decisive di questo processodi ...
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L'economia
Luciano Pezzolo
Strano secolo, il Seicento: dimenticato per lungo tempo da una storiografia attenta alla grande politica e distolta dalle luci del Rinascimento; etichettato come il secolo [...] Stato regionale. Ricerche sulla Terraferma veneta nel Quattrocento, Verona 1992, p. 178 (pp. 163-181) 173 n.).
199. Ivo Mattozzi, Un processodi accumulazione di capitale manifatturiero: le cartiere di Ceneda nel primo Seicento, "Studi Veneziani", ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] -France, filtrati attraverso un processodi semplificazione di matrice cistercense (abbazie di Royaumont e Valmagne), si costituire una componente essenziale di tutta l'arte moderna della penisola: a Pisa, a Siena, a Lucca, a Verona, a Bologna, in ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] diVerona e i Bonacolsi di Mantova, oltre che con i più irriducibili ghibellini del contado fiorentino, quali i Pazzi di guadagni (If XVI 73): parallelismo singolare con l'analogo processodi decadenza e corruzione, che D. vede nella storia della ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] cattedrale di Ferrara (esterno) e in S. Zeno diVerona, dove almeno alcuni c. dell'interno gli vanno restituiti.Sotto l'etichetta di sec. 6° (Sodini, 1984, pp. 35-45).Il processodi trasformazione che subì la tradizionale tipologia del c. ionico fu ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] e Parvati.Il fattore religioso fu determinante nel processodi espansione delle arti figurative. L'A. centrale possibile fratello di fede, ma soprattutto come suddito di un grande e potente sovrano. Non per nulla il signore diVerona si faceva ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] del vescovo fu in genere di scarso peso e non costituì un elemento rilevante in questo processodi riforma, mentre più importante fu e assunse toni di stringente urgenza. Esponenti di tale corrente furono, ad esempio, il vescovo diVerona Gian Matteo ...
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falsista
s. m. (spreg.) Chi sceglie di sostenere il falso. ◆ Continua l’apologia di Aristide Sarti che rifondò il fascismo a Bologna dopo l’otto settembre descritto come un «fascista antifascista» [...] ma nei giorni in cui l’Italia intera...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...