Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] dalle prime traduzioni trecentesche quali l’Istoria di Eneas; come in altre zone d’Italia, anche nell’isola il processo di toscanizzazione, in atto fin dal Trecento, procede attraverso fasi di discontinuità e un progressivo allargamento degli ambiti ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] di rendere gradevole all’udito una sequenza di suoni percepita come dura o straniera o nella semplificazione sillabica. Tale processo è molto produttivo, generando storicamente nuove forme divenute in seguito standard nelle lingue romanze. Ad es., la ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] grado di artificialità. In natura non esistono varietà di lingua standard, la formazione di una lingua standard è un processo sociale e culturale in cui opera l’intervento congiunto di più agenti (Ammon 2003):
(a) parlanti e scriventi professionali ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] caso dello zero naturale che fu scoperto da individui che avevano una certa familiarità con lo zero linguistico. Questo processo iniziò molto presto, in condizioni ancora oscure; sappiamo tuttavia che ad aprire la strada a questa evoluzione furono i ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] va identificato nei Kanónes del grammatico bizantino del IV sec. Teodosio d'Alessandria. Un esempio perspicuo del suo processo di adattamento delle idee greche si riscontra nella fonologia, un settore nel quale la linguistica siriaca prima di lui ...
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(lat. Italici) Antica denominazione comprensiva delle popolazioni dell’Italia centro-meridionale, eccettuati gli abitanti delle Puglie (Iapigi), gli Etruschi e i coloni greci (Italioti) trapiantatisi nelle [...] greca lungo le coste della Calabria e della Campania, nella seconda metà dell’8° sec. a.C., interruppe il processo di articolazione sociale che si stava compiendo all’interno delle comunità locali in via di sviluppo. Queste popolazioni vennero ...
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Orientalista, cosmografo cabalista (Barenton, Manche, 1510 - Parigi 1581). Al seguito dell'ambasciata di Francesco I a Costantinopoli iniziò lo studio dell'arabo, avendo già appreso da autodidatta l'ebraico [...] Tra il 1545 e il 1555 fu attivo a Venezia, in Levante, a Parigi e a Vienna. Nel 1555, a seguito di un processo, fu imprigionato nelle carceri dell'inquisizione a Roma, da dove uscì nel 1559 alla morte di Paolo IV. Dal 1564 visse relegato nel convento ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] una finale come (13) si lascia staccare da un predicato come farlo ma non da una ripresa anaforica satura dell’intero processo principale come questo, questo fatto (è accaduto):
(11) a. Ho consigliato a Francesca di spedire la tesi a Marco
b. * Ho ...
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Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] causa, la concessione o il fine non sono il mero contenuto di frasi subordinate, ma relazioni concettuali tra processi che ammettono diverse forme di espressione (➔ subordinate, frasi). Se le relazioni concettuali sono descritte a partire dalle frasi ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...]
Dal punto di vista dell’➔aspetto, il passato remoto è un tempo perfettivo di tipo aoristico, designante cioè un processo interamente concluso, le conseguenze del quale non si possano considerare attuali, come non si possano ricondurre gli eventi al ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...