BARTOLOMEO da Neocastro
Ingeborg Walter
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIII con tutta probabilità da una famiglia, proveniente da Nicastro nella Calabria ulteriore.
Studiò diritto ed entrò [...] , come semplice testimone, il transunto, eseguito dal notaio Facius de Parma per ordine del cancelliere del Regno di Sicilia Giovanni da Procida, dell'atto rogato il 2 nov. 1285, in base al quale Alfonso, allora infante, aveva ceduto a Giacomo i suoi ...
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SCIALOJA, Antonio (Toti)
Fabrizio D'Amico
– Nacque a Roma il 16 dicembre 1914 da Gustavo, ingegnere, e da Ada Persico; la sua famiglia era stata però soprattutto dedita agli studi di giurisprudenza, [...] , ove una figura strappata occupa spesso il centro della tela, squassandola d’energia. Nell’estate del 1957, a Procida, nacquero le ‘impronte’, modo maggiore della sua pittura, che attraverso lo stampaggio del colore sulla tela mitigava il cieco ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] metodica storiografica del Cattaneo (ibid., p. 31) e la ferma distinzione fra poesia e storia, in margine al Giovanni da Procida e al giudizio che della guerra del Vespro diede, contro il Niccolini, l'Amari.
Trasferitosi dal liceo "Niccolini" allo ...
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STREPPONI, Giuseppina
Dino Rizzo
STREPPONI, Giuseppina (Clelia Maria Josepha). – Nacque a Lodi l’8 settembre 1815 da Rosa Cornalba (Lodi, 26 settembre 1793 - Cremona, 13 gennaio 1870) e da Feliciano [...] di Jules Alary), in luglio-agosto a Senigallia (Il giuramento, Le due illustri rivali), indi a Lucca per Giovanni da Procida di Giuseppe Poniatowski. Tornò a Firenze in ottobre (Beatrice di Tenda), fu a Venezia in novembre (Il bravo di Mercadante ...
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FIESCHI, Giovanni Filippo
Giovanni Nuti
Nacque nella prima metà del sec. XV da Gian Luigi del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure, e da Luisetta (Lucetta) di Rollando Fregoso. Suoi fratelli [...] il F. si portò sul teatro delle operazioni ma, legato politicamente al sovrano aragonese, scelse di rimanere nelle acque di Procida, consentendo in tal modo al Magnanimo di organizzare la difesa del Regno. In quel medesimo anno abbandonò la linea di ...
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MARIA AMALIA di Sassonia, regina di Napoli e Sicilia, poi di Spagna
Mirella Mafrici
MARIA AMALIA di Sassonia, regina di Napoli e Sicilia, poi di Spagna. – Terza figlia di Federico, dal 1733 elettore [...] curati di cui aveva sofferto a Caserta, la continua pratica di salassi, i postumi di una caduta da cavallo a Procida, l’abuso di tabacco – causava imbarazzo a corte vederla fumare sigari cubani –, la rigidità del clima determinarono un peggioramento ...
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RICCI, Renato
Giovanni Teodori
RICCI, Renato. – Nacque a Carrara il 1° giugno 1896 da Ernesto e da Emma Checchi, in un contesto umile.
Il padre faceva il cavatore (per la precisione il riquadratore) [...] della gioventù in rapporto a quanto in tale campo si faceva in tutti gli altri paesi» (R. Ricci, Memoriale di Procida, manoscritto cit. in Setta, 1986).
Già presidente delle Avanguardie giovanili fasciste nel 1925, nel 1927 divenne presidente della ...
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CORRADO I D'ANTIOCHIA
AAlberto Meriggi
Nacque tra il 1240 e il 1241, da Federico, a sua volta figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia, e da Margherita di Poli.
C. fu sempre presente [...] dei maneggi politici che dovevano condurre all'occupazione della Sicilia da parte degli Aragonesi. C., insieme a Giovanni da Procida, più volte sollecitò Pietro d'Aragona alla conquista dell'isola. Lo stesso Pietro nell'ottobre del 1282 scrisse da ...
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ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] come l’Orco nel Piccolo Marat di Mascagni (Livorno, 1961); il barone Ochs nel Cavaliere della rosa (Roma, 1963); Procida nei Vespri siciliani (Roma, 1964); Eugenio nell’Onegin di Čajkovskij (Roma, 1965); Re Enrico nel Lohengrin (Palermo, 1966 ...
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ANSALDO, Giovanni
Francesco M. Biscione
Giovanni Russo
Nacque a Genova il 28 nov. 1895 da Francesco Gerolamo, figlio del noto imprenditore Giovanni, e da Emma Ramorino. Laureatosi in giurisprudenza, [...] , fu escluso dopo la Liberazione da ogni attività giornalistica e fu detenuto per un breve periodo a Pisa, Firenze e Procida (Staglieno, p. 10), dopo di che, amnistiato, si trasferì a Pescia (Pistoia), dove riprese una vasta attività pubblicistica ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...