CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] nel bagno di "recezione" del Carmine, a Napoli. Il 22 giugno, sempre con lo Schiavoni, venne condotto nel penitenziario di Procida; qui riuscì a procurarsi le lettere di Gladstone sulle condizioni dei prigionieri di Nisida, le ricopiò e, eludendo la ...
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MARZANO, Tommaso
Daniela Santoro
– Figlio di Riccardo e di Rogasia Dragone, nacque nella seconda metà del XIII secolo.
Avendo combattuto, nel 1268, a fianco di Carlo I d’Angiò contro Corradino di Svevia, [...] , ripiegò per Castellammare e pose le ancore nel porto di Segesta. Seguendo il suggerimento di Tommaso da Lentini e Tommaso da Procida, comandanti in seconda, il M. decise di portare la guerra all’interno.
Salemi fu la prima città assediata lungo il ...
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PACE, Giuseppe
Carmine Pinto
PACE, Giuseppe. – Nacque a Castrovillari il 5 febbraio 1826 da Muzio e da Maria Baratta, primo di dodici figli.
Il padre esercitava la professione legale e possedeva rilevanti [...] in quei bagni penali borbonici che segnarono l’immaginario nazionalista italiano, prima e dopo l’Unità, da Nisida a Procida, dalla Darsena di Napoli al carcere di S. Maria Apparente, quasi sempre incatenato in coppia con un altro prigioniero ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] . A Carlo Pavone fu comminata la pena capitale, commutata in venticinque anni di ferri; a Nisida e poi a Procida condivise un’altra esperienza fondante del liberalismo meridionale, il carcere politico. Nel frattempo, il suo distretto restò uno dei ...
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CARACCIOLO, Francesco
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 18 genn. 1752 da Michele dei Caracciolo di Brienza, creato duca da Carlo di Borbone nel 1738, e da Vittoria Pescara, figlia del duca di [...] navi con cui compì alcune gloriose imprese in difesa della Repubblica. Il 17 maggio attaccò la flotta borbonica che difendeva Procida e mise in grosse difficoltà l'ammiraglia "Minerva" comandata dal conte Thurn; ancora affrontò valorosamente le navi ...
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FORSTER, Riccardo
Silvia Trombetta
Nacque nel 1869 a Zara, dove trascorse l'infanzia e compì i primi studi. Si trasferì poi a Vienna per proseguirli, ma quasi subito attirò l'attenzione della polizia [...] F. morì a Napoli poco dopo: il 18 dicembre 1938.
Fonti e Bibl.: Necrol. La morte di R. F. In silenzio (articoli di L.A. Procida e A. Vesce), in IlMattino, 20 dic. 1938; I. Tacconi, R. F., in Riv. dalmatica, XIX (1938), 4, p. 54; T. Rovito, Diz. dei ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] risalgono al 1763-64 e al 1768-75. La carica gli consentì, inoltre, di soprintendere ai siti reali di Procida, Portici, Capodimonte e Castellamare.
Quando nel 1767 dovette spostarsi a Palermo per il restauro della cattedrale, ottenne un particolare ...
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BARTOLOMEO da Neocastro
Ingeborg Walter
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIII con tutta probabilità da una famiglia, proveniente da Nicastro nella Calabria ulteriore.
Studiò diritto ed entrò [...] , come semplice testimone, il transunto, eseguito dal notaio Facius de Parma per ordine del cancelliere del Regno di Sicilia Giovanni da Procida, dell'atto rogato il 2 nov. 1285, in base al quale Alfonso, allora infante, aveva ceduto a Giacomo i suoi ...
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SCIALOJA, Antonio (Toti)
Fabrizio D'Amico
– Nacque a Roma il 16 dicembre 1914 da Gustavo, ingegnere, e da Ada Persico; la sua famiglia era stata però soprattutto dedita agli studi di giurisprudenza, [...] , ove una figura strappata occupa spesso il centro della tela, squassandola d’energia. Nell’estate del 1957, a Procida, nacquero le ‘impronte’, modo maggiore della sua pittura, che attraverso lo stampaggio del colore sulla tela mitigava il cieco ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] metodica storiografica del Cattaneo (ibid., p. 31) e la ferma distinzione fra poesia e storia, in margine al Giovanni da Procida e al giudizio che della guerra del Vespro diede, contro il Niccolini, l'Amari.
Trasferitosi dal liceo "Niccolini" allo ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...