STREPPONI, Giuseppina
Dino Rizzo
STREPPONI, Giuseppina (Clelia Maria Josepha). – Nacque a Lodi l’8 settembre 1815 da Rosa Cornalba (Lodi, 26 settembre 1793 - Cremona, 13 gennaio 1870) e da Feliciano [...] di Jules Alary), in luglio-agosto a Senigallia (Il giuramento, Le due illustri rivali), indi a Lucca per Giovanni da Procida di Giuseppe Poniatowski. Tornò a Firenze in ottobre (Beatrice di Tenda), fu a Venezia in novembre (Il bravo di Mercadante ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Giovanni Filippo
Giovanni Nuti
Nacque nella prima metà del sec. XV da Gian Luigi del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure, e da Luisetta (Lucetta) di Rollando Fregoso. Suoi fratelli [...] il F. si portò sul teatro delle operazioni ma, legato politicamente al sovrano aragonese, scelse di rimanere nelle acque di Procida, consentendo in tal modo al Magnanimo di organizzare la difesa del Regno. In quel medesimo anno abbandonò la linea di ...
Leggi Tutto
MARIA AMALIA di Sassonia, regina di Napoli e Sicilia, poi di Spagna
Mirella Mafrici
MARIA AMALIA di Sassonia, regina di Napoli e Sicilia, poi di Spagna. – Terza figlia di Federico, dal 1733 elettore [...] curati di cui aveva sofferto a Caserta, la continua pratica di salassi, i postumi di una caduta da cavallo a Procida, l’abuso di tabacco – causava imbarazzo a corte vederla fumare sigari cubani –, la rigidità del clima determinarono un peggioramento ...
Leggi Tutto
RICCI, Renato
Giovanni Teodori
RICCI, Renato. – Nacque a Carrara il 1° giugno 1896 da Ernesto e da Emma Checchi, in un contesto umile.
Il padre faceva il cavatore (per la precisione il riquadratore) [...] della gioventù in rapporto a quanto in tale campo si faceva in tutti gli altri paesi» (R. Ricci, Memoriale di Procida, manoscritto cit. in Setta, 1986).
Già presidente delle Avanguardie giovanili fasciste nel 1925, nel 1927 divenne presidente della ...
Leggi Tutto
ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] come l’Orco nel Piccolo Marat di Mascagni (Livorno, 1961); il barone Ochs nel Cavaliere della rosa (Roma, 1963); Procida nei Vespri siciliani (Roma, 1964); Eugenio nell’Onegin di Čajkovskij (Roma, 1965); Re Enrico nel Lohengrin (Palermo, 1966 ...
Leggi Tutto
ANSALDO, Giovanni
Francesco M. Biscione
Giovanni Russo
Nacque a Genova il 28 nov. 1895 da Francesco Gerolamo, figlio del noto imprenditore Giovanni, e da Emma Ramorino. Laureatosi in giurisprudenza, [...] , fu escluso dopo la Liberazione da ogni attività giornalistica e fu detenuto per un breve periodo a Pisa, Firenze e Procida (Staglieno, p. 10), dopo di che, amnistiato, si trasferì a Pescia (Pistoia), dove riprese una vasta attività pubblicistica ...
Leggi Tutto
SANSANELLI, Nicola
Paolo Varvaro
– Nacque a Santarcangelo di Lucania (Potenza) il 5 marzo 1891, primogenito di Michele, notaio, e di Caterina Castronuovo. Sostenne gli studi ginnasiali e liceali presso [...] ’arrivo delle forze alleate. La prima denuncia lo raggiunse alla fine del 1944. Sottoposto a detenzione nel carcere di Procida, comparve dinanzi all’Alta corte di giustizia nel giugno del 1945. Le deposizioni a suo discarico di esponenti antifascisti ...
Leggi Tutto
BISCARRA, Carlo Felice
Paolo Venturoli
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Torino il 26 marzo 1823. Dal padre ebbe i primi rudimenti di pittura; sui vent'anni fece, come pensionato della regina Maria [...] storici contemporanei. Fu presente alle mostre della Società promotrice che ne acquistò alcune opere: 1862,Un caro ricordo; 1864,L'Isola di Procida; 1865,Ecce Honio. Morì a Torino il 13 nov. 1866.
Fonti e Bibl.: L. R. (L. Rocca),Dipinti varii di C. F ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Valerio
Giuseppe Parlato
PIGNATELLI, Valerio. – Nacque a Chieti il 19 marzo 1886 da Michele e da Emilia Valignani.
Fu tenente di cavalleria nella guerra italo-turca, ufficiale di ordinanza [...] i fascisti, Maria fu trasferita a Collescipoli, presso Terni, da dove fuggì, mentre Valerio fu rinchiuso nel carcere di Procida, da dove uscì nel 1946 grazie all’amnistia.
Maria Pignatelli scrisse un libro su tutta la vicenda del fascismo clandestino ...
Leggi Tutto
PARIANI, Alberto
Piero Crociani
– Nacque a Milano il 27 dicembre 1876 da Ida Pariani e da padre ignoto.
La madre, ben presto maritatasi, si trasferì in Argentina, mentre il padre, di elevato rango sociale [...] antifascisti Carlo e Nello Rosselli perpetrato il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l'Orne, in Normandia. Tradotto nel carcere di Procida vi rimase fino al 20 gennaio 1947, quando la Corte d’assise speciale di Roma lo assolse con formula piena, dopo ...
Leggi Tutto
procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...