Tragediografo (Bagni di San Giuliano, Pisa, 1782 - Firenze 1861). Repubblicano da giovane (imprigionato nel 1799), fu sempre liberale e anticlericale. Insegnò dal 1807 all'Accademia di belle arti di Firenze. [...] alle politiche: Polissena (1810), Nabucco (1819), in cui intese raffigurare Napoleone, Antonio Foscarini (1827), Giovanni da Procida (1839), Arnaldo da Brescia (1843), Filippo Strozzi (1847), ecc. Classicista quanto alla poetica, si lasciò sempre ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] di "gridare la rivoluzione senza che il vietasse la censura". Gli sia o no venuto lo stimolo diretto dal Giovanni da Procida del Niccolini, certo la memoria del Vespro stava lì presente alla sua immaginazione con tutto il peso che sempre aveva avuto ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1943). Critico teatrale, poeta (Fuoco celeste, 1976) e attento osservatore del campo della poesia (nell'antologia Il pubblico della poesia, in collab. con A. Berardinelli, 1975, [...] tra gli altri, La democrazia magica (1997), Un inchino a terra (1999), Il duca di Mantova (2004, nuova ed. 2024), Procida (2006), La marea umana (2010), L'ombra di Piovene (2011), Partenze eroiche (2013) e Una sostanza sottile (2016, premio Viareggio ...
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Attore e capocomico (n. presso Rimini 1786 - m. Roma 1867). Dal 1811 al 1823 fu socio con E. Marchionni, A. Belloni, F. Meraviglia e C. Calamari in un complesso che da modesti inizî si affermò poi tra [...] ); fu quindi con R. Mascherpa socio di F. Pelzet, e scelto come interprete da G. B. Niccolini per Giovanni da Procida e Lodovico Sforza; quindi capocomico, dal 1836 al 1863, riuscì a formare ottime compagnie (prime attrici Carolina Internari, 1836-39 ...
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Figlio (n. 1239 - m. Villafranca del Panadés, Barcellona, 1285) di Giacomo I. Nel 1262 aveva sposato Costanza di Hohenstaufen, figlia di Manfredi re di Sicilia. Salito al trono nel 1276, conquistò Muntesa [...] fratello Giacomo II a dichiararsi suo feudatario (1279) e, soprattutto, ordendo coi fuorusciti siciliani in Catalogna (Giovanni da Procida, Ruggiero di Lauria e Corrado Lancia) la trama che doveva condurre al suo intervento in Sicilia, all'indomani ...
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Morandini, Claudio. - Scrittore italiano (n. Aosta 1960). Insegnante di Lettere al liceo, per anni ha scritto commedie per la radio e alcuni monologhi per il teatro. Autore versatile, che si contraddistingue [...] - Colloqui con Rafail Dvoinikov (2010), Il sangue del tiranno (2011), A gran giornate (2012), Neve, cane, piede (2015, Premio Procida - Isola di Arturo - Elsa Morante 2016), Le pietre (2017), Catalogo dei silenzi e delle attese (2022) e La conca buia ...
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Ammiraglio (Napoli 1752 - ivi 1799), le sue ardite crociere contro i barbareschi (1781 segg.) gli acquistarono gran fama. Combatté successivamente contro i Francesi a Tolone (1793) e a Capo di Noli (1795). [...] (febbr. 1799), e finì con l'aderire alla repubblica e con l'assumere il comando della flotta. Combatté così il 17 maggio a Procida e il 13 giugno al ponte della Maddalena. Caduta la repubblica, tentò di fuggire, ma fu arrestato e tratto davanti a una ...
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ABBATE, Palmeri (Palmeronte)
Francesco Giunta
Oriundo di Trapani, fu però, secondo Saba Malaspina, cittadino palermitano. Fu uno dei più ricchi feudatari del Val di Mazara ed ebbe grande rinomanza in [...] Giunto in Sicilia con cinque navi, accorse a rinforzare la flotta di Ruggero di Lauria partecipando alle scorrerie contro le isole di Procida ed Ischia (1296). Salvò, inoltre, la città di Piazza dall'assedio angioino e nel 1300 si distinse per valore ...
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BACCARO, Carlo
Silvana Raffo Pani
Nacque l'8 ott. 1766 a Grottaglie (Taranto). Studiò a Napoli, presso il Collegio del Gesù Vecchio, dove seguì, tra gli altri, corsi di geodesia e topografia. Contemporaneamente [...] in varie parti del Regno: sistemazione dei regime del lago di Patria, scandagli marini e rilievo topografico dell'isola di Procida, completamento delle opere di riapertura, iniziate nel 1775 da A. Pigonati, del canale tra il porto esterno e il porto ...
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ANGELI (Angelo), Bartolomeo d'
Gaspare De Caro
Nato a Napoli nel primo trentennio del secolo XVI, seguì dapprima gli studi giuridici, e pare che esercitasse anche la professione nel foro napoletano, [...] Ambrogio Salvi, l'A. ebbe l'incarico di fondare i monasteri domenicani di Santa Maria a Caivano e di Santa Margherita a Procida. L'A. fu baccelliere in teologia e insegnò a lungo. Le sue opere di teologia pastorale ebbero notevole rinomanza: oltre a ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...