COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] metodica storiografica del Cattaneo (ibid., p. 31) e la ferma distinzione fra poesia e storia, in margine al Giovanni da Procida e al giudizio che della guerra del Vespro diede, contro il Niccolini, l'Amari.
Trasferitosi dal liceo "Niccolini" allo ...
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FIESCHI, Giovanni Filippo
Giovanni Nuti
Nacque nella prima metà del sec. XV da Gian Luigi del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure, e da Luisetta (Lucetta) di Rollando Fregoso. Suoi fratelli [...] il F. si portò sul teatro delle operazioni ma, legato politicamente al sovrano aragonese, scelse di rimanere nelle acque di Procida, consentendo in tal modo al Magnanimo di organizzare la difesa del Regno. In quel medesimo anno abbandonò la linea di ...
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ANSALDO, Giovanni
Francesco M. Biscione
Giovanni Russo
Nacque a Genova il 28 nov. 1895 da Francesco Gerolamo, figlio del noto imprenditore Giovanni, e da Emma Ramorino. Laureatosi in giurisprudenza, [...] , fu escluso dopo la Liberazione da ogni attività giornalistica e fu detenuto per un breve periodo a Pisa, Firenze e Procida (Staglieno, p. 10), dopo di che, amnistiato, si trasferì a Pescia (Pistoia), dove riprese una vasta attività pubblicistica ...
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BISCARRA, Carlo Felice
Paolo Venturoli
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Torino il 26 marzo 1823. Dal padre ebbe i primi rudimenti di pittura; sui vent'anni fece, come pensionato della regina Maria [...] storici contemporanei. Fu presente alle mostre della Società promotrice che ne acquistò alcune opere: 1862,Un caro ricordo; 1864,L'Isola di Procida; 1865,Ecce Honio. Morì a Torino il 13 nov. 1866.
Fonti e Bibl.: L. R. (L. Rocca),Dipinti varii di C. F ...
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PIGNATELLI, Valerio
Giuseppe Parlato
PIGNATELLI, Valerio. – Nacque a Chieti il 19 marzo 1886 da Michele e da Emilia Valignani.
Fu tenente di cavalleria nella guerra italo-turca, ufficiale di ordinanza [...] i fascisti, Maria fu trasferita a Collescipoli, presso Terni, da dove fuggì, mentre Valerio fu rinchiuso nel carcere di Procida, da dove uscì nel 1946 grazie all’amnistia.
Maria Pignatelli scrisse un libro su tutta la vicenda del fascismo clandestino ...
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PARIANI, Alberto
Piero Crociani
– Nacque a Milano il 27 dicembre 1876 da Ida Pariani e da padre ignoto.
La madre, ben presto maritatasi, si trasferì in Argentina, mentre il padre, di elevato rango sociale [...] antifascisti Carlo e Nello Rosselli perpetrato il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l'Orne, in Normandia. Tradotto nel carcere di Procida vi rimase fino al 20 gennaio 1947, quando la Corte d’assise speciale di Roma lo assolse con formula piena, dopo ...
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LOFFREDO, Lodovico Venceslao
Marco Meriggi
Nacque a Napoli il 5 apr. 1758 da Niccola Maria, marchese di Monteforte e principe di Cardito, e dalla nobildonna Eleonora Sacrati. Alla morte del padre (18 [...] antichi di Pozzuoli come bacino di deflusso per l'acqua piovana, finanziò la costruzione di una strada Baia-Miseno-Monte di Procida-Fusaro e dispose il restauro del porto di Miseno.
Ciò che le sue ultime volontà lasciano trasparire è soprattutto il ...
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DE LISIO, Arnaldo
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Castelbottaccio (Campobasso) il 9 dic. 1869 da Vincenzo, letterato, e da Virginia Suriani, musicista. Nel 1883 si trasferì a Napoli, dove compì [...] ritardo. A. D., in Il Giorno, 16 ag. 1906; E. Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli 1916, pp. 200 s.; S. Procida, All'Esposizione della Promotrice, in Il Mattino, 29 genn. 1917; E. Serao, Sette mirabili lunette dipinte da pittori molisani, in ...
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ISABELLA Chiaramonte (Chiaromonte), regina di Napoli
Marcello Moscone
Nacque, probabilmente nel 1424, da Tristano, cavaliere francese di antico lignaggio giunto nel Regno napoletano al seguito di Giacomo [...] di Salerno e, nel settembre, fu deciso lo sgombero del borgo di Castellammare. Si stringevano inoltre accordi per la difesa di Procida e si ponevano in assetto da guerra Terracina, Gaeta, Ischia e Capri. I. aveva già fatto fortificare tutte le ...
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LANCIA (Lanza), Corrado
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, trasferitasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, nacque presumibilmente verso la metà del secolo XIII. [...] e chiese al fratello Federico, luogotenente del Regno di Sicilia, di emendarli con l'aiuto del L. e di Giovanni da Procida.
In seguito il L. passò dalla parte dell'infante Federico, che rivendicava la corona siciliana contro il fratello Giacomo II ...
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procidano
(ant. procitano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo all’isola di Pròcida, nella parte occidentale del golfo di Napoli; abitante, nativo, originario di Procida.
detenzione
detenzióne s. f. [dal lat. tardo detentio -onis, der. di detinere «detenere»]. – 1. Il fatto di detenere, di avere cioè la materiale disponibilità di un bene: l’affittuario ha la d., non il possesso, del bene locato. Più spesso...