PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] finanziò non solo la distribuzione di film statunitensi, ma anche la sostituzione delle voci originali in sede di post-produzione. Anche se i cinefili più appassionati preferiscono i sottotitoli e le nuove piattaforme (Netflix, Amazon Prime, Hulu ecc ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] seguente brano di Amras (1964), «libro prediletto» dallo stesso Bernhard all’interno dell’ampio ventaglio della sua produzione:Sopravvissuti ai genitori, da loro abbandonati, nei giorni immediatamente seguenti la notte del suicidio, che da ogni parte ...
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«Puniamo una bambina, trasalendo di raccapriccio, se dice parolacce, se le dice un maschio ci viene da ridere», scriveva Elena Gianini Belotti negli anni Settanta del Novecento. Tra le tante e variopinte [...] hanno raggiunto un livello di istruzione incomparabile con quello delle loro antenate, non esercito le mie competenze linguistiche di produzione orale nel mio dialetto se non di rado, e solitamente lo faccio per introdurre qualche termine o modo di ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] color Palestina.A dirottare il discorso dalla politica all’arte ci ha provato Abel Ferrara, che con Turn in the wound (produzione italiana per una piccola parte) ha tentato la via del documentario sulla guerra in Ucraina, ma lo ha fatto partendo ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] definendolo – attraverso l’esempio thatcheriano del There is no alternative – come «un’atmosfera che pervade e condiziona non solo la produzione culturale ma anche il modo in cui vengono regolati il lavoro e l’educazione, e che agisce come una specie ...
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Non credo di rischiare di sbagliare di grosso se dico che Geno Pampaloni (Roma, 25 novembre 1918 - Firenze, 17 gennaio 2001) sia stato il critico militante per eccellenza. Proprio in quanto tutte le sue [...] qualche piccola sorpresa. La maschera dei pesci rossiOra, alcune delle pagine di prosa che hanno lasciato più tracce nella produzione letteraria e saggistica italiana sono quelle dei Pesci rossi di Cecchi. Visti di lato, dentro un acquario sferico, i ...
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Doppio anniversario, per lo scrittore Paolo Volponi, in questo 2024: trent’anni dalla morte (avvenuta il 23 agosto del 1994), e cento anni dalla nascita (che risale, appunto, al 6 febbraio 1924). Nell’immaginario [...] ogni accordo o contratto di tradizione, nella ricerca e nell’ossessiva esibizione di novità e di originalità. La produzione d’avanguardia, quindi, si è caratterizzata, polemicamente, per l’abbandono della regolarità, della proporzione e dell’armonia ...
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Nell’articolo Dal tenente Sheridan alle avvocate Battaglia abbiamo puntato l’attenzione sui cognomi fuori posto dei personaggi fittizi. Ma perché prendersela con tanti grandi autori? Diciamolo subito: [...] corpo dell’uomo, il suo collega, e viceversa.In Astrid e Raphaëlle, serie franco-belga (dal 2019 e ancora in produzione), Astrid Nielsen (Sara Mortensen) è affetta dalla sindrome di Asperger e ha una memoria incredibile, che le consente di risolvere ...
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Gisella BlancoLa parola del silenzio nella poesia contemporaneain AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinelloprefazione [...] : «La lacuna espande il senso, portando la significazione oltre i limiti fisici delle parole scritte. Sartre chiama “silence” la produzione di senso. Il lettore, cioè, organizza gli stimoli dei segni grafici in un “più” che non è dato trovare in ...
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Θάλαττα, Θάλαττα! così gridavano Diecimila mercenari greci, secondo lo storico ateniese Senofonte (V sec. a. C.) nell’Anabasi, alla vista in lontananza del mare. Θάλαττα, Θάλαττα! Mare, mare! Così, in [...] connessa con il vetro in greco si mantiene il ricordo del mare, della riva del mare, dei materiali necessari per la sua produzione; Παραλία è una delle parole che i turisti stranieri in Grecia imparano subito: indica ciò che è nei ‘pressi del mare ...
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produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...
post-produzione
pòst-produzióne (o postproduzióne) s. f. [comp. di post- e produzione nel sign. 1 d]. – Nel linguaggio cinematografico e televisivo, la serie di operazioni che segue le riprese e il montaggio di un film o una registrazione...
L’insieme delle operazioni, semplici o complesse, attraverso le quali si produce un bene trasformando altri beni. Costo di p. Le spese sopportate per produrre, cioè il complesso dei beni e servizi che viene consumato per produrre altri beni...
produzione
produzióne [Der. del part. pass. productus del lat. producere "produrre", da productio -onis, che peraltro significava "allungamento"] [LSF] La formazione di qualcosa e anche il processo di formazione. ◆ [FNC] [FSN] Ogni processo...