Profeta ebreo, terzo dei profetiminori, fiorito verso il 750 a. C. Originario di Tecoa, un villaggio ora distrutto a S di Gerusalemme, A. "non profeta né membro di una comunità profetica anzi mandriano [...] e coltivatore di sicomori", all'appello di Dio, passa nel regno di Israele e annuncia alle dieci tribù la sua profezia. Il libro di A., pervenutoci in un buon testo, e di autenticità universalmente riconosciuta ...
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Decimo dei profetiminori dell'Antico Testamento, cominciò la sua attività nel 520 a. C. sotto il regno di Dario d'Istaspe, quando la comunità giudaica, tornata a Gerusalemme dopo il grande esilio, inclinava, [...] impegnò entusiasticamente Aggeo. Il libro di A. consta di quattro profezie o allocuzioni, oltre a una piccola parte narrativa intramezzata tra le prime due. Partendo da un problema limitato, la visione del profeta si apre a un orizzonte universale. ...
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Profeta ebraico, ottavo dei profetiminori dell'Antico Testamento; ci ha lasciato una profezia di 56 versetti in tre capitoli. Nei capp. I e II è un dialogo tra Dio e A., nel quale il profeta, con stile [...] immaginoso e concitato, risponde al problema angoscioso dell'ingiustizia nel mondo; segue (cap. III) un "cantico", che annuncia gioiosamente la teofania. Gli accenni alla conquista babilonese e allo stato ...
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Profeta ebraico; quarto del profetiminori, autore di una visione profetica di 21 versetti, contenente una predizione della vendetta divina contro il popolo di Edom, sempre ostile al fratello Giacobbe [...] (il popolo d'Israele). Lo scritto è probabilmente posteriore all'esilio babilonese ...
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Nome di varî personaggi biblici, tra i quali emerge il profeta Z., undicesimo nella serie dei profetiminori. Di stirpe sacerdotale, nato in Babilonia durante l'esilio, si trasferì in Palestina insieme [...] dell'instaurazione messianica. La seconda parte del libro (capp. 9-14) è notevolmente diversa dalla prima e contiene due discorsi profetici. Delle due parti del libro, la prima (capp. 1-8) è attribuita senza diffficoltà dai critici a Z., mentre la ...
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Prete e scrittore (m. dopo il 451). Si segnalò nello spiegare la Scrittura secondo il metodo allegorico, sia nella predicazione sia negli scritti: ci restano, oltre a poche prediche, un commento intero [...] al Levitico (in latino) e uno, parziale, al libro di Giobbe (in armeno); in greco, glosse a Isaia e ai profetiminori. ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarca di Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] di Giuliano l'Apostata, due lavori esegetici sul Pentateuco, e commenti, alcuni frammentarî, ad altri libri biblici (Isaia, profetiminori, Giovanni, ecc.). 2. C. di Costantinopoli. - Generale dei carmelitani (m. nel 1225 circa, quasi centenario). Al ...
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Vescovo (n. circa 380 - m. 455) della sua città natale (od. Mirabella Eclano), figlio del vescovo Memore, amico di s. Paolino di Nola e di s. Agostino. Con quest'ultimo però G. - seguace di Pelagio e rifugiatosi [...] e commenti biblici) abbiamo solo notizie o frammenti. Ma la critica moderna ha restituito a G. un commento ai Profetiminori, una Expositio del libro di Giobbe e la traduzione latina del commento di Teodoro di Mopsuestia ai Salmi; abbiamo inoltre ...
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Profeta ebreo, da cui prende nome un libro dell'Antico Testamento. Visse durante il regno di Giuda, sotto i re Ioatam, Acaz ed Ezechia (738 circa - 687), contemporaneamente a Isaia. Il libro, sesto tra [...] quelli dei profetiminori, presenta una divisione artificiosa in quattro parti. La prima (capp. 1-3) contiene la condanna delle colpe di Samaria e di Gerusalemme e l'annunzio della loro prossima rovina. La seconda (capp. 4-5) descrive la resurrezione ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...