La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] varie nazioni con testuali rivelazioni o messaggi divini: la serie coranica di tali inviati si apre con Adamo e termina con Maometto; profeta è anche Gesù, di cui il Corano ammette la nascita verginale, ma non che sia figlio di Dio e che sia stato ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] tra la Visione teofanica e la redenzione. A partire dalla fine del sec. 11°, la Déesis sostituì in Georgia la Visione profetica, come si può vedere nelle absidi di Zemo Krikhi e Mackhvariši. Essa assume caratteri di originalità a partire dal sec. 12 ...
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Appellativo arabo di colui che ha guidato una delle più importanti sommosse del Khorāsān (m. 780 d. C.), all'epoca del califfo omayyade al-Mahdī (775-785). La sua dottrina, di successive incarnazioni della [...] divinità attraverso apostoli e profeti fino a lui stesso, si riconnette con una corrente di idee eterodosse (sciite estreme, e in più punti del tutto al di fuori dell'Islam), che prima e dopo al-M. ebbero in Persia un fecondo campo di sviluppo. Dopo ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] passano poi a descrivere il comportamento di certi uccelli e di altri animali. Si noti che Balaam, figlio di Beor, è il famoso profeta e mago non ebreo, già citato nel paragrafo precedente, che in un passo della Bibbia (Numeri 22-24) è chiamato da un ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] potenza. Durante uno di questi periodi critici, infatti, un pio poeta esclama: "Le nostre insegne noi non vediamo; non c'è più profeta, né c'è tra noi chi sappia fino a quando (ciò perduri)". (Salmo, LXXIV [Vulg., LXXIII], 9; cfr. anche I Maccab., IV ...
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Storico, esegeta coranico e giurista arabo-musulmano (Āmul, Māzandarān, 839 - Baghdād 923). Le sue opere principali sono il vastissimo commento (Tafsīr) al Corano, e la grande storia universale (Kitāb [...] akhbār ar-rusul wa l-mulūk "Libro delle notizie sui profeti e sui re"), che raccoglie in forma annalistica preziose notizie dalla protostoria del genere umano sino al 915. Entrambe le opere sono importanti per i materiali più antichi raccolti e ...
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Filologo e storico (Bubendorf, Basilea, 1855 - Berna 1925). Prof. a Basilea (1894), quindi a Berna (1901); studioso di teologia vetero-testamentaria e di filologia semitica. Seguace di J. Wellhausen, direttore [...] (1907-23) della Zeitschrift für alttestamentliche Wissenschaft, scrisse commenti a Isaia, ai profeti minori e studî storico-teologici: n. ed. della Theologie des Alten Testaments (1894) di A. Kayser, poi rifatta con il titolo Geschichte der ...
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MORLAITER, Giovanni Maria
Scultore, nato nel 1699 a Villabassa in Val di Pusteria, morto nel 1781 a Venezia. Molte chiese veneziane si adornano di opere sue. Il complesso più ricco si trova nella chiesa [...] di S. Maria del Rosario (6 statue di apostoli e profeti e 8 rilievi con scene della vita di Cristo) e in S. Domenico delle Zattere (2 angeli e 6 statue e bassorilievi). Altre sculture del M. sono in S. Maria della Pietà, in S. Maria della ...
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Scultore fiorentino (n. 1384 circa - m. 1421). Formatosi nel clima del gotico internazionale, lavorò (1407-08 e 1415-21) alla decorazione plastica della porta della Mandorla del duomo fiorentino (è sicuramente [...] sua, dopo il 1414, l'Assunzione, e gli è attribuita una delle piccole figure di profeti); in seguito si orientò verso forme classicheggianti ispirate alla statuaria antica e caratterizzate da una saldezza plastica e da un equilibrio costruttivo che ...
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Re di Giuda (640-609 a. C.), figlio di Amon e nipote di Manasse. Approfittò della crisi dell'impero assiro, messo in difficoltà da Medi e Babilonesi, per sospendere il pagamento del tributo e per annettere [...] i territorî già d'Israele e poi province assire. Sotto di lui i profeti Geremia e Sofonia iniziarono la loro carriera e fu trovato nel tempio di Gerusalemme il Libro della legge; morì per le ferite ricevute nella battaglia di Megiddo contro il ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato di spirito profetico: s’avverò tutto...