AGNELLI, Giovanni
Gaetano Arfè
Nacque a Villar Perosa (Torino) il 13 ag. 1866 da Edoardo e da Aniceta Frisetti. La famiglia, assai facoltosa, lo avviò alla carriera militare: entrato nel 1884 nella [...] .
L'A., che aveva da tempo seguito per la FIAT una politica di autofinanziamento, ridistribuendo solo parzialmente agli azionisti i profitti generati dagli alti prezzi di vendita, si avviò in pari tempo sempre più decisamente, dopo aver dato vita al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hollywood attinge sin dai suoi esordi all’Europa come a una fonte miracolosa e sicura, [...] esaurito) va ricercata nel fatto che Hollywood ha sempre dimostrato di essere sì un sistema monolitico e votato al conseguimento di profitti, ma anche di saper osservare i fermenti artistici di altre parti del mondo allo scopo di "chiamare a corte" i ...
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SCHIRATTI, Nicolò
Franco Pignatti
– Nacque a Udine nell’agosto del 1590 da Giovanni, originario di Susans, e da Valentina Sottomonte. Al fonte ricevette i nomi di Nicolò Giovanni Battista.
Apprese l’arte [...] serie di caratteri.
Negli anni l’impresa Schiratti si affermò e si rese autonoma dal punto di vista finanziario. I profitti furono investiti nell’acquisto di terreni e case. Nel 1656 il figlio di Bartolucci, Vincenzo, risulta debitore di 132 ducati ...
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ARNOLFINI, Bartolomeo
Gemma Miani
Nacque a Lucca verso la fine del sec. XV (prima del 1490), da Lazzaro di Bartolomeo e da Chiara di Cristoforo Bernardi. Visse per lo più a Lucca, dove diresse una importante [...] appare chiaramente come la proprietà immobiliare avesse costituito uno dei principali settori nei quali egli investì i profitti tratti dall'attività mercantile: esempio significativo di una generale tendenza che caratterizzò il mercante italiano del ...
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GALLERANI, Sigherio
Carla Zarrilli
Figlio di Gianni, cittadino senese, nacque probabilmente intorno al primo decennio del sec. XIII; è menzionato per la prima volta in un atto di compravendita del 1256.
Il [...] e Iacoppo, suoi fratelli, furono chiamati a comporre le controversie esistenti fra il G. e i suoi due figli.
I profitti - o almeno una consistente parte di questi - derivanti al G. dalla sua attività di banchiere furono investiti per un lungo ...
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IRPEG (Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche)
Gianpaolo Crudo
IRPEG (Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche) Imposta diretta, personale e proporzionale. Il tributo fu introdotto dal d.p.r. [...] .
Società ed enti commerciali
Per società ed enti commerciali, il reddito era individuato apportando al risultato del conto profitti e perdite le variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla disciplina IRPEF. Erano, peraltro, esclusi dalla ...
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reazione, funzione di
Matteo Pignatti
Nella teoria dei giochi, funzione che identifica la migliore strategia (➔) di un giocatore, valutata in termini del suo guadagno finale, in risposta a ogni possibile [...] ’altra. In questo caso, la funzione di r. di un’azienda identifica il livello di produzione che massimizza i profitti sotto i vincoli della domanda di mercato e della quantità prodotta dall’altra impresa. L’intersezione delle due funzioni determina ...
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accesso, costo di
Alberto Heimler
Prezzo che un operatore paga per poter accedere a infrastrutture caratterizzate da costi non sostituibili e irrecuperabili (➔ sunk cost) e per operare in mercati concorrenziali [...] a modernizzarla e a migliorarla perché consente comunque la copertura dei costi totali di produzione, che includono i profitti normali. Per questo, soprattutto in settori, come le telecomunicazioni, caratterizzati da un tasso di progresso tecnico ...
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In ragioneria, il c. è un insieme ordinato di scritture relative a un determinato oggetto, redatte con lo scopo di far conoscere le variazioni subite dall’oggetto in un certo periodo di tempo e il suo [...] di un’azienda per uno stesso importo senza influire sulla misura del patrimonio aziendale.
Il c. economico, detto anche c. profitti e perdite, è il documento contabile che riassume i risultati economici di un’impresa in un arco temporale solitamente ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] che esiste tra un equilibrio competitivo (in cui i consumatori e i produttori massimizzano rispettivamente la loro utilità e il loro profitto) e un ottimo paretiano (in cui l’utilità di uno non può essere incrementata senza nuocere all’utilità degli ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...