Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In brevissimo tempo, la crescita frenetica della popolazione di Londra e di New York [...] contenere in pochissimo spazio un’altissima superficie costruita: è il cosiddetto dumbbell apartment, che combina il massimo profitto per i costruttori con il minimo livello di requisiti igienici. Questa tipologia è resa obbligatoria dalla città come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “rivoluzione commerciale” crea, tra l’Oriente e l’Occidente, un unico vasto mercato, [...] Fortunate, presto chiamate Canarie “e i baschi e gli andalusi armano delle navi per conquistarle o commerciarvi in vista di buoni profitti”, secondo le parole di Diego Ortiz de Zuniga (citato da Enrique Otte, Los Sopranis y los Lugo, in “II Coloquio ...
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] di opere altrui.
Lorenzo Da Ponte lo ricorda spesso a proposito di intrighi, cambiali e operazioni illecite riguardanti i profitti dei libretti, definendolo "motore delle volontà di Guglielmo Taylor", direttore del teatro. Il Da Ponte gli rimprovera ...
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The Godfather
Giacomo Manzoli
(USA 1971, 1972, Il padrino, colore, 175m); regia: Francis Ford Coppola; produzione: Albert S. Ruddy per Paramount; soggetto: dall'omonimo romanzo di Mario Puzo; sceneggiatura: [...] Il padrino ‒ Parte III, 1990), allorché i tentativi di Michael, appoggiato dal Vaticano, per riconvertire in attività lecite i profitti mafiosi si spegneranno in un ennesimo bagno di sangue. Al padrino non resta che farsi da parte e lasciare spazio a ...
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criminalita organizzata transnazionale
criminalità organizzata transnazionale locuz. sost. f. – Forma di criminalità strutturata il cui raggio di azione oltrepassa i confini nazionali. Implica pertanto [...] delle precedenti. Installandosi in aree dove corrono rischi minori e fornendo beni e servizi nei mercati dove i profitti sono maggiori, le organizzazioni criminali transnazionali hanno dimostrato di saper lucrare tanto nei paesi ricchi quanto in ...
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venture capital
Mezzi finanziari investiti nel capitale proprio di società non quotate, di nuova attivazione o dotate di progetti ad alto potenziale di sviluppo. I fornitori delle risorse, detti v. capitalists, [...] alto rischio, e dunque a elevata probabilità di perdita di parte significativa dell’investimento, compensata dagli elevatissimi profitti ottenuti nei casi di successo. Lo smobilizzo avviene per collocamento delle quote azionarie (IPO, Initial Public ...
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equilibrio non competitivo
Debora Di Gioacchino
Condizione di e. che si realizza in mercati non concorrenziali. Una situazione è considerata di e. se gli agenti economici non intendono modificare le [...] mani degli acquirenti), l’offerta è concentrata nelle mani di poche imprese, relativamente grandi. Queste riconoscono che i profitti di ciascuna dipendono dalle scelte dell’impresa e delle rivali, una situazione definita di interdipendenza strategica ...
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fordismo
Paradigma di organizzazione della produzione di massa sviluppato nei primi anni del 20° sec. in applicazione pratica dei principi di organizzazione scientifica del lavoro elaborati da F.W. Taylor [...] lavoro di fabbrica si possono accrescere i redditi dei lavoratori, senza una diminuzione ma anzi con un aumento dei profitti. Traducendosi in incrementi nella quantità dei beni di consumo domandati, i più alti salari consentono la realizzazione della ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] è infatti concepibile un aumento della quota che va ai s., come non è concepibile l’aumento della quota che va ai profitti e agli interessi.
Va anche ricordato come per P. Sraffa il s. venga svincolato da ogni connessione con il contributo produttivo ...
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Associazione criminale esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola (16° sec.). Occorre distinguere tra c. tradizionale, durata fino alla Seconda guerra mondiale, e il fenomeno camorristico contemporaneo.
Nella [...] , il traffico dei rifiuti. Si segnala infine la tendenza dei clan camorristici a proiettarsi in aree esterne alla Campania, dove la presenza di attività produttive e la circolazione della ricchezza consentono il riciclaggio dei profitti illeciti. ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...