(App. III, I, p. 553; IV, I, p. 692)
I consumi. - La prima crisi energetica (1973) modificò profondamente le tendenze, che sembravano consolidate, circa l'evoluzione dei consumi complessivi di e. e il [...] demografico di quest'area, sia per il processo di rapida industrializzazione di molti paesi aderenti all'OPEC che investono i profitti derivanti dagli aumenti dei prezzi del greggio in attività ad alto assorbimento energetico e, in primo luogo, nella ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] circa alcune possibili eccezioni all'applicabilità del suddetto teorema. Il Contributo ad alcuni punti della teoria della traslazione delle imposte sui "profitti" e sui "redditi" (in Studi sassaresi, IX [1930], 3, pp. 173-207, e X [1931], 1, pp. 1-51 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] , 5-6, pp. 157-73.
L’equilibrio economico generale, Torino 1965.
Elementi di economia politica, Firenze 1967.
L’origine del profitto: una lettera a Piero Sraffa, in C. Napoleoni, Dalla scienza all’utopia, a cura di G.L. Vaccarino, Torino 1967.
Teoria ...
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CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] statali durante la prima guerra mondiale. Soprattutto la produzione di tele per il rivestimento degli aerei apportò altissimi profitti al C., che già nel corso del conflitto progettò un raddoppiamento degli impianti. Il difficile e confuso periodo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] all’autorità di un diritto della Chiesa che è tale da rimuovere qualsiasi vizio d’usura da simili forme di profitto (Tractatus de usuris, cit., pp. 144-52).
La multiforme realtà del denaro
Dietro alla difficoltà di conciliare i principi aristotelici ...
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FLORIO, Ignazio, senior
Simone Candela
Figlio di Vincenzo - l'artefice dello sviluppo della Casa di commercio - e di Giulia Portalupi, nacque a Palermo il 17 dic. 1838. Alla morte del padre, nel 1868, [...] del 1878. Né, con gli antiquati sistemi di estrazione, si poteva contare su un aumento della produttività capace di rinnovare i profitti di un tempo.
L'impresa del vino marsala, cominciata in condizioni difficili da suo padre nel 1832, dava risultati ...
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CINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 20 febbr. 1812, da Giovanni e da Anna Rosa Cartoli. Compiuti i primi studi sotto la guida dell'abate M. Piermei, il C. dimostrò [...] che il C. (facendosi interprete degli interessi finanziari che, anche in Toscana, cercavano nuovi impieghi, ricchi di profitti) indicava nell'ingresso cospicuo del capitale privato in questo bettore, rimasto sino ad allora monopolio governativo. A ...
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FASSIO, Ernesto
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Nacque a Genova il 22 luglio 1893, terzogenito degli otto figli di Agostino e Carolina Oppezzi, in una famiglia di origine genovese appartenente alla media [...] 1914. Una tale congiuntura evidentemente innescava un aumento della domanda di servizi assicurativi che permise di operare con profitto anche ad aziende di recente formazione come quelle del Fassio.
Nel luglio del 1929 fondò e assunse la presidenza ...
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FRANCESCO da Empoli (Francesco di San Simone da Pisa)
Julius Kirshner
Nacque intorno al secondo decennio del XIV secolo: nulla si sa del luogo di nascita, della famiglia, della sua prima formazione culturale [...] che avesse prestato il suo capitale al Comune, né egli poteva essere giudicato usuraio, perché dove non c'è alcun capitale o profitto, non c'è usura in merito al rapporto dell'acquirente con il Comune.
Nell'affrontare di nuovo gli accordi tra Petrus ...
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DRAPERIO (Draperius, de Draperio, De Draperiis), Francesco
Laura Balletto
Mercante e imprenditore di famiglia genovese, fu uno dei maggiori esponenti del mondo economico del Vicino Oriente nel sec. [...] a Londra. I suoi scopi, chiaramente dichiarati e di stampo prettamente capitalistico, erano sia quello di aumentare i profitti di ciascuno, grazie ad una migliore organizzazione del traffico, sia, soprattutto, quello di mantenere elevati i costi del ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...