crisi economica
Improvviso passaggio dalla prosperità alla depressione nella vita economica; anche il protrarsi per un tempo più o meno lungo di una situazione di ristagno degli affari, di disoccupazione, [...] e di basso livello dei prezzi, dei salari, dei profitti e dell’interesse. In particolare, per antonomasia, si parla di grande crisi e di anni della crisi con riferimento alla depressione generale dell’attività economica iniziatasi con il crollo ...
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Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] di conseguire economie di scala e di raggio d'azione - che sono due modi, fra altri, di incrementare i propri profitti riducendo le spese - le imprese che vi operano cercheranno di ingrandirsi onde poter beneficiare di tali meccanismi. Ma anche nel ...
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compagnia commerciale
Società operante principalmente nel settore finanziario e delle assicurazioni e in quello dei trasporti. La vastità dei rischi che uomini, merci, monete e metalli preziosi dovevano [...] . Tali esigenze portarono all’elaborazione di forme nuove e più impersonali di associazione, che dividevano potere, rischi e profitti in proporzione agli apporti, in capitale e in lavoro, di ciascuna delle parti. Semplici associazioni temporanee all ...
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LESCURE, Jean
Economista francese, nato il 3 luglio 1882, morto a Parigi ai primi del 1947. Professore (dal 1910) successivamente nelle università di Bordeaux, Poitiers e Parigi, si è occupato soprattutto [...] delle fluttuazioni cicliche della vita economica, che ricollegava alle oscillazioni alternate dei profitti delle imprese, e dei movimenti a lunga durata, cui si rifiutava di attribuire una origine monetaria.
Oltre alle numerose edizioni dell'opera ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] dei prezzi (in difesa del preesistente saggio di remunerazione del capitale) o l’accettazione di una riduzione del tasso dei profitti. Con le forme di mercato oggi prevalenti, e in assenza di commercio estero, è la prima delle due alternative quella ...
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Rivoluzione bianca
Programma di riforme lanciato dallo shah Mohammad Reza Pahlavi nel 1963, con l’intento di rinnovare radicalmente l’economia e la società iraniane, mescolando elementi liberali (voto [...] aziende di Stato), socialisti (riforma agraria, istituzione di un demanio statale, partecipazione dei lavoratori ai profitti, stabilizzazione dei prezzi) e di welfare (sistema pensionistico, sistema sanitario e istruzione obbligatoria, estesi anche ...
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Economia
Esportazioni e importazioni i. Dette anche partite i. della bilancia dei pagamenti, sono le entrate e le uscite di servizi, come le spese dei turisti stranieri in uno Stato o quelle dei turisti [...] nazionali all’estero, i noli, marittimi e aerei, attivi e passivi, le assicurazioni, gli interessi, i profitti e i dividendi, e anche i trasferimenti unilaterali, che sono incassi o pagamenti a cui non corrispondono movimenti di beni e di servizi, ...
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Cicli economici
Terenzio Cozzi
Introduzione
"Analizzare i cicli economici vuol dire né più né meno che analizzare il processo economico nell'era capitalistica". Così inizia la prefazione a Business [...] Migliora perciò la situazione per i predatori che possono espandersi nuovamente, e così via. Basta porre l'analogia tra profitti e predatori e tra salari e prede per comprendere la logica fondamentale dell'originario (1967) modello di Goodwin.
Nelle ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Carla Esposito
(App. III, II, p. 880; IV, III, p. 562)
Sviluppo e sottosviluppo. - I termini s. e sottosviluppo economico fanno riferimento a due condizioni diverse che sono quantificabili [...] inizia, a parere di Lewis, con un incremento nella domanda di prodotti industriali al quale seguirà l'accrescimento dei profitti realizzati nel settore moderno. Il loro integrale reinvestimento e, quindi, il tasso di accumulazione di capitale che ne ...
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Finanziere statunitense (Roxbury 1836 - New York 1892). Di modeste origini, divenne presidente (1868) della compagnia ferroviaria dell'Erie, ma ne fu estromesso per irregolarità amministrative (1872). [...] del "Venerdì nero", rimasto celebre. Ottenuto il controllo della Union Pacific, ne uscì nel 1883 dopo aver realizzato grandi profitti. Dei figli: George Jay (1864-1923) controllava, nel momento in cui ereditava l'attività del padre, quattro ferrovie ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...