LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] che corre dal momento in cui esse sono erogate al momento in cui il prodotto finale è completato. Il saggio di profitto, poi, è calcolato sulla base delle condizioni di produzione dei beni-salario, attraverso una equazione molto simile a quella che è ...
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Nazionalizzazione
WWilliam A. Robson
di William A. Robson
Nazionalizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ambito delle nazionalizzazioni. 3. I motivi delle nazionalizzazioni. 4. Il ruolo del settore [...] che il potere che esse esercitano è troppo forte perché si possa lasciarlo a società che hanno per scopo il profitto e non l'interesse della nazione.
Grandi costruzioni adatte a finalità molteplici, come bacini di fiumi, nuove città, ecc., dovrebbero ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] del processo produttivo non esiste sovrappiù, ogni parte della ricchezza prodotta ha dietro di sé un contributo produttivo specifico e il profitto e la rendita non sono altro che il p. dei servizi produttivi del capitale e della terra. La teoria del ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] la problematica delle imprese in un contesto più ampio, considerando tra le variabili che l'impresa può manovrare per aumentare il profitto anche il prodotto e le spese di vendita (si veda la voce pubblicità, in questa App.).
7. - L'estensione dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] venuto al pettine quando la dinamica salariale si era rimessa in moto nel 1963: ne era scaturita allora la flessione dei profitti, e quindi il rallentamento dell’accumulazione e al tempo stesso il peggioramento dei conti con l’estero, per la perdita ...
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PRODUZIONE
Attilio Gardini
(XXVIII, p. 298)
Funzione della produzione. - Nell'impostazione marginalista o neoclassica si è sviluppata una teoria dell'equilibrio economico fondata sulla funzione della [...] scambi, cioè la domanda di input e l'offerta di output, siano determinati in modo da massimizzare i profitti tenendo conto dei vincoli derivanti dalla funzione di p. intesa come rappresentazione delle condizioni tecnologiche del processo produttivo ...
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Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] produce la quantità che consente di eguagliare il costo marginale al prezzo e che corrisponde all'ottimo economico e al massimo profitto. Se a un dato prezzo la domanda è superiore all'offerta, il prezzo di mercato tenderà ad aumentare e indurrà i ...
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INFLAZIONE (XIX, p. 214; App. II, 11, p. 33)
Giovanni Palmerio
Definizione. - Per i. s'intende un aumento prolungato del livello dei prezzi, che può essere di diversa entità. Se l'incremento è molto [...] . In generale, per evitare la disoccupazione, verrà concesso maggiore credito bancario alle imprese se hanno avuto una forte caduta dei profitti.
In un paese come l'Italia, in cui il settore pubblico è molto esteso, il meccanismo di produzione dell'i ...
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marketing
Michele Pizzi
La scienza che studia i gusti del mercato
Una società che vive di scambi ha bisogno di una disciplina che indichi alle imprese cosa produrre e come produrre. Il marketing permette [...] ricerche di marketing. Questo vuol dire che un’impresa, dopo aver investito i suoi capitali, dovrà aspettarsi di avere profitti dalla vendita del bene prodotto: i ricavi della vendita dovranno essere maggiori di tutti i costi sostenuti.
A questo ...
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Economista di origine inglese, nato a Liverpool il 18 gennaio 1910; dopo gli studi a Oxford, Chicago e Harvard, dal 1937 vive negli USA. La sua copiosissima produzione scientifica si distingue per il tentativo [...] .
B. ha sviluppato una teoria macroeconomica della distribuzione analoga ad altre teorie post-keynesiane (i profitti aggregati dipendono essenzialmente dalla spesa per investimenti). Il suo nome è anche associato alla cosiddetta ''economia ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...
profittatore
profittatóre s. m. (f. -trice) [der. di profittare]. – Chi approfitta di situazioni e momenti eccezionali o delle disgrazie e difficoltà altrui per trarne vantaggi materiali e spesso illeciti: i p. della carestia, della guerra;...