discount
Nel linguaggio economico e finanziario, la differenza tra il valore nominale di un titolo o di una cambiale e la somma effettivamente pagata o ricevuta dall’acquirente o dal venditore. Il termine [...] e di riduzione. ● Nel linguaggio commerciale pubblico, esercizio che vende beni di consumo in grandi quantità e a prezzi scontati grazie a tecniche di gestione basate sulla compressione dei margini di profitto e su un’elevata rotazione delle scorte. ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] è infatti concepibile un aumento della quota che va ai s., come non è concepibile l’aumento della quota che va ai profitti e agli interessi.
Va anche ricordato come per P. Sraffa il s. venga svincolato da ogni connessione con il contributo produttivo ...
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Economista italiano (Zanica, Bergamo, 1930 - Milano 2023). Prof. di econometria nell'Università cattolica del Sacro Cuore a Milano (1964), ha insegnato al King's College di Cambridge (1961-76). Si è occupato [...] che accanto al suo nome porta quello di N. Kaldor, secondo il quale, in situazione di equilibrio, il saggio del profitto sarebbe uguale al rapporto tra il tasso di sviluppo del sistema economico e la propensione al risparmio degli operatori. Socio ...
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FRANCIABIGIO, Il
Carlo Gamba
Francesco di Cristofano, detto il Franciabigio, pittore, nacque probabilmente a Firenze circa il 1482, vi morì nel 1525. Imparò l'arte da M. Albertinelli, poi preferì gl'insegnamenti [...] . Più che scambievoli influenze, la loro arte mostra sviluppi paralleli nel subire in gradi diversi e con diverso profitto impressioni dei massimi contemporanei. Il F., di talento meno originale, manifesta più evidentemente tali influenze: del Dürer ...
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FARINACCI, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque il 16 ott. 1892 a Isernia da Michele e da Amelia Scognamiglio. Rimase nella città molisana fino all'età di otto anni, poi al seguito del padre, commissario [...] ) e quindi a Cremona. Anche a causa di questi spostamenti il F. frequentò in modo discontinuo e con scarso profitto la scuola e nel 1909 abbandonò gli studi. Venne subito assunto come assistente operatore al telegrafo presso le Ferrovie dello ...
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CHIALLI, Vincenzo
Pasqualina Spadini
Nacque a Città di Castello il 27 luglio 1787, primo dei dodici figli di Paolo, fabbro, e di Matilde Moretti. Era pertanto fratello maggiore di Giuseppe, scultore, [...] attività (Gherardi Dragomanni, 1841, p. 85).
Per le disagiate condizioni economiche della famiglia ma anche per lo scarso profitto con cui seguiva gli studi di grammatica, il C., ancora ragazzo, fu avviato al mestiere dell'orologiaio. Assecondò in ...
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TORDO, Giuseppe Maria Ludovico (noto anche come Joseph)
Luca Di Mauro
Nacque a Torretta Levenzo (oggi Tourrette-Levens) il 6 novembre 1774 dal notaio Carlo Maria e da Maria Dolbera. Nativa del vicino [...] contea di Nizza, Tordo iniziò gli studi nel villaggio natio per poi proseguirli nel capoluogo – senza trarne grande profitto, secondo un suo successivo giudizio – fino al 1792, quando dovette interromperli a causa dell'invasione della provincia da ...
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BRIZI, Eugenio
Bruno Di Porto
Nato ad Assisi il 13 sett. 1812 dall'architetto Angelo e da Ippolita Cardinali, a venticinque anni si iscrisse alla Giovine Italia, di cui dal 1840, dopo un soggiorno di [...] del conte E. Borgia, influente patrizio, liberale per sentimento e tradizione di famiglia, svolse anche, con profitto, nella cittadina laziale attività di agricoltore, finché nel 1848, nominato capitano della guardia nazionale, accorse nel Veneto ...
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GALLETTI, Pier Luigi
Massimo Ceresa
Figlio di Costantino, tenente colonnello dell'esercito pontificio, e di Chiara Ricciolini, nacque a Roma ove fu battezzato l'11 luglio 1722 con il nome di Paolo Filippo, [...] una ricca collezione di medaglie e monete, della quale il G., che mostrava un precoce interesse per le iscrizioni, trasse profitto sin da bambino. Suo primo maestro fu il p. Giannantonio Bianchi, minore osservante, al quale il G., in un'opera ...
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ANDREA da Biguglia
Abele L. Redigonda
Oratore sacro, "magister theologiae" domenicano; viene comunemente detto "pisano", mentre fu originario, se non proprio nativo, di Biguglia, paesetto a nord dello [...] ", e più espressamente "A. de Begulio de Corsica". Trascorse la sua gioventù a Pisa, mettendosi presto in luce per eccezionale profitto negli studi e per un discorso tenuto dinanzi al signore di Pisa, Pietro Gambacorta, e altri cittadini. Si fece ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...