Economia e politica del lavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia del lavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] percettori di reddito, ma si chiede piuttosto quanto lavoro verrà richiesto da una impresa che voglia rendere massimo il suo profitto. Al centro dell'attenzione è qui la decisione dell'impresa sul numero di lavoratori da assumere. Ciò porta a sua ...
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Costi
Giovanni Zanetti
Definizioni
Il termine 'costi' evoca un senso di sacrificio; indica un onere che è necessario sopportare per conseguire un risultato desiderato. Implicito, nel significato della [...] l'ammontare dei costi di struttura (CTF) indipendenti dal volume di produzione. Tale logica è rispecchiata graficamente nella linea del profitto UN=(p-CUMV)q-CTF che interseca l'asse delle ascisse nel punto q*. Per una quantità di produzione nulla il ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] "contingente" e prezzo "necessario". Acquisiti dal F. risultano anche: il concetto di saggio di profitto; la dipendenza dei profitti dell'intero sistema economico da quelli realizzati in agricoltura; l'importanza della distribuzione del reddito ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] dai mercati ufficiali (detti OTC, Over The Counter), di solito con l'assistenza di un agente (dealer), e i profitti e le perdite vengono realizzati alla chiusura del contratto. L'adempimento del contratto avviene liquidando le sole perdite/guadagni ...
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(XI, p. 814; App. II, I, p. 722; III, I, p. 451; credito agevolato, IV, I, p. 543)
Legislazione creditizia. − Premessa. − La situazione economica del nostro paese si caratterizza, agli inizi del ventesimo [...] di controllo indiretto operano essenzialmente modificando le condizioni nelle quali le aziende di c. massimizzano il loro profitto. In tal modo l'intervento delle autorità agisce per il tramite dei mercati influenzando il comportamento ottimale ...
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Gestionale, ingegneria
Lucio Bianco
Mario Lucertini
Agostino La Bella
Nelle precedenti Appendici alcuni aspetti strettamente legati all'i. g. sono stati trattati nelle voci relative all'organizzazione, [...] riconosciuto come produttivo.
Il problema dell'impresa è quello di determinare s(x) in modo da massimizzare il proprio profitto, dato dalla relazione:
In altre parole, l'impresa cerca uno schema di remunerazione che massimizza il valore atteso del ...
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MINSKY, Hyman Philip
Claudio Sardoni
Economista statunitense, nato a Chicago il 23 dicembre 1919. Laureatosi in matematica a Chicago nel 1941, è poi passato allo studio dell'economia. Dopo aver partecipato [...] settore pubblico contribuisce a ridurre la fragilità del sistema sia con un'ampia spesa pubblica che garantisca adeguati livelli di profitti sia in quanto la banca centrale può agire da prestatore di ultima istanza.
Tra le opere di M. ricordiamo ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] intitolato Of competition and custom - egli osserva che l'economista può definire le leggi dei salari, della rendita, del profitto, ecc. solo in condizioni di concorrenza perfetta. "L'economia politica può assurgere al rango di scienza solo grazie al ...
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RAVIZZA, Giuliano
Gabriele Moroni
Nacque a Pavia l’8 maggio 1926, secondo di due figli (dopo Carla, nata nel 1923) di Gilio e di Maria Milani. I genitori si erano sposati nel 1922. Il nonno paterno, [...] secondo negozio, 'Casanova veste tutti'.
Giuliano si applicò con molto impegno negli studi. Dal 1940 al 1943 concluse con profitto tre anni di Istituto tecnico e scelse quindi il Liceo scientifico, al Taramelli, affrontando le ultime due classi in ...
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SPENCE, Andrew Michael
Mauro Visaggio
Economista statunitense, nato a Montclair (New Jersey) il 7 novembre 1943. Laureatosi nel 1966 presso l'università di Princeton, ha proseguito gli studi nel Regno [...] , e hanno mostrato che se le imprese possono scegliere il prezzo del proprio prodotto, la funzione del profitto dell'impresa coinciderà con la funzione del benessere da massimizzare, cosicché il vettore delle quantità scelto dalle imprese ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...