Razionalizzazione
Herbert Schnädelbach
Definizione del concetto
Per 'razionalizzazione' si intende l'affermarsi della razionalità nei più diversi ambiti della vita. Il termine 'razionalità' in questo [...] si definisce la razionalizzazione in generale in termini di conformità al principio di economia - ovvero di massimizzazione dei profitti e minimizzazione dei costi. Da questo punto di vista ogni tipo di razionalizzazione - anche quella dei processi ...
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Francesco Galgano
Mario Carta
Diritto societario
Business as usual
Riforme di diritto delle società a confronto
di Francesco Galgano
10 gennaio
Il Consiglio dei ministri vara due decreti legislativi [...] 'essa, come l'azione dei suoi soci, un'azione diretta, non surrogatoria, come è invece nel diritto tedesco: di essa profitta il creditore che agisce, non la società.
La lesione dei sopra menzionati diritti dei soci e dei creditori della controllata è ...
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Energia
Arnaldo M. Angelini e Pier Carlo Bombelli
sommario: 1. L'evoluzione del mercato e dei fabbisogni di materie prime energetiche. 2. Le economie di energia e la riduzione dell'intensità energetica [...] , senza che il costo del petrolio scenda al di sotto dei limiti di guardia per quanto attiene alla garanzia di profitto per i nuovi ritrovamenti e alla conseguente convenienza di finanziare la ricerca di ulteriori riserve.
5. L'evoluzione delle fonti ...
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Finanziari, intermediari
Francesco M. Frasca
Aspetti generali
Gli intermediari finanziari sono imprese specializzate nell'acquisto e nella vendita di attività finanziarie. Essi si inseriscono fra i [...] al mercato risiede non solo nella loro abilità di diversificare il rischio, ma anche nella capacità di ricavare profitti attraverso relazioni esclusive e di lungo termine con le imprese.
L'acquisizione delle informazioni e il monitoraggio dell ...
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Nazionalizzazioni
Pier Angelo Toninelli
Introduzione
Nella letteratura politica ed economica degli ultimi anni il fenomeno delle nazionalizzazioni viene sottoposto a una profonda - talvolta devastante [...] decisioni sulla base di considerazioni di lungo periodo e queste non sono, o possono non essere, governate dall'ottica del profitto" (v. Kaldor, 1980, p. 5). A livello settoriale, poi, l'intervento diretto dello Stato nell'economia può essere mirato ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] livello e la temperatura del conflitto si mantennero elevatissimi fino al 1980. Per un decennio l’andamento dei profitti della FIAT fu altalenante, mentre gli investimenti andarono assorbendo sempre più ingenti risorse finanziarie, con la conseguenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] creatività imprenditoriale come fattore dinamico che non è certo frutto di mero calcolo, benché includa almeno la speranza del profitto.
Il rapporto dialettico con Verri emerge anche laddove Carli, con toni molto pragmatici, si pronunzia a favore di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Banca Centrale Europea
Carlo Santini
Dalla cooperazione fra le banche centrali alla Banca Centrale Europea
Nel giugno 1998 nasce la Banca Centrale Europea (BCE). Questo evento storico nelle relazioni [...] 'IVA; aumenti dei salari eccedenti quello della produttività che possono spingere le imprese a tentare di ripristinare i margini di profitto con un rialzo dei listini). Tuttavia, quegli aumenti non si tradurranno in inflazione, cioè in un fenomeno di ...
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Interdipendenze strutturali, analisi delle
Paolo Costa
1. Introduzione
L'analisi delle interdipendenze strutturali, o analisi input-output, è indissolubilmente legata al nome di Wassily Leontief - cittadino [...] tutto indipendenti dai livelli settoriali di produzione, così come - in termini duali - i livelli dei salari, dei profitti e dei prezzi delle importazioni appaiono del tutto indipendenti dai prezzi settoriali delle produzioni.
Per far corrispondere l ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] -mutuatari rispetto ai capitalisti-mutuanti, finché attraverso il rialzo del saggio di interesse e l'abbassamento del saggio del profitto non si raggiungera un nuovo equilibrio.
Temi non distanti il D. affronta nel saggio Le teorie economiche di ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...