Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] conoscenza ha sempre cercato di conferire e di trasmettere: i modi scorretti e deformi rivelano solo lo scarso profitto che, in molti casi, si ricavava dall'insegnamento.
Quando le sistematiche esplorazioni dei filologi della scuola storica ebbero ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] di Venezia). Tommaso si preoccupò di procurare alla figlia, a dispetto del suo sesso, una cultura letteraria di cui ella saprà profittare in seguito.
Quando C. raggiunse l'età matrimoniale, il credito del padre presso il re le valse ogni sorta di ...
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CAMPANO, Giovanni Antonio (Giannantonio)
Frank Rutger Hausmann
Nacque nel 1429, probabilmente il 27 febbraio, a Cavelli presso Galluccio (in provincia di Caserta) da una famiglia di modestissime condizioni [...] una vera e propria ribellione, il C. poté vantare iniziali successi militari, ma non seppe pervenire a una soluzione definitiva. Profittò di una tregua per recarsi su incarico del papa a Urbino per pronunziarvi, il 17 ag. 1472, il discorso funebre ...
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LASTRI, Marco
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 6 marzo 1731 da Arcangelo Maria e da Lucrezia Paolini, nella parrocchia di S. Romolo (quartiere di S. Croce). Per le umili origini della famiglia "fin [...] con la comunità inglese di Firenze, facente capo ai residenti H. Walpole e H. Mann, gli dettero occasione di studiare con profitto l'inglese, tanto che poté tradurre le elegie di Th. Gray, congeniali a quella dimensione malinconica che cominciava a ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] . ital., VII [1899], pp. 121-124; nonché B. Croce, Pagine sparse, Bari 1960, I, pp. 136-137). Il C. profittò del momento per operare la riconciliazione fra Zumbini e Croce, che l'aveva duramente bistrattato nel trattatello sulla Critica letteraria (v ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] dalla Toscana alle Marche, dall'Umbria al Lazio ed all'Italia meridionale. Ciò gli permise di mettere a profitto le sue conoscenze d'ingegneria, soprattutto per regolare corsi d'acqua, bonificare terreni paludosi, realizzando importanti miglioramenti ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] (18.800 milioni di capi), ma anche dei bovini e degli animali da cortile, ed è praticata con profitto la pesca marittima.
Le variazioni territoriali postbelliche hanno contribuito a modificare sia il potenziale energetico sia le risorse minerarie ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] fervore di apostolato nacque nel Muratori il pungente desiderio di ottenere « in città qualche cura d'anime per isperanza di profittarne per l'anima sua», come scriveva in somma confidenza a Gian Simone Guidelli dei conti Guidi a Ferrara il 1 luglio ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] della retorica del secolo: così spiegano come il Dante guittoniano non passeggi più libero, ma sia incapsulato e messo a profitto, entro il Dante della Commedia; e come questi, parlando di Guittone con disprezzo, discorra d'un momento primitivo ben ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] del secolo - nel versante, s'intende, della sua cultura allucinata - che lo scrittore non sappia mettere a profitto. Giustapposti o incrociati, si travasano così nel Cane di Diogene la novella picaresca, la miniatura surrealistica nel gusto dei ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...