Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] di una determinata impresa, nota la sua curva particolare di domanda e assumendo come obiettivo la massimizzazione del profitto nel breve periodo, la composizione ottimale delle politiche di mercato è quella che realizza l'uguaglianza tra il valore ...
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CAMERINI, Silvestro
Sergio Cella
Nacque il 5 ott. 1777 a Castel Bolognese (Ravenna), in una modesta casa della parrocchia di Biancanigo, da Francesco e da Lucia Borghesi.
Alla famiglia erano appartenuti [...] Fattasi una reputazione di uomo onesto e capace, ottenne dei crediti, allargando in tal modo il giro degli affari. Trasse profitto anche dalla situazione politica, facendo nel '25 da mediatore tra le famiglie di alcuni ricchi carbonari arrestati e il ...
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compagnia di colonizzazione
Società costituita da gruppi d’investitori per promuovere gli insediamenti e lo sfruttamento economico delle colonie in America sulla base di monopoli concessi dai sovrani [...] la creazione di una comunità di eletti nel Nuovo Mondo. Giunti nel Massachusetts, i puritani abbandonarono la ricerca del profitto e limitarono la partecipazione alla compagnia ai membri della propria confessione. L’esempio delle c. di c. britanniche ...
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(App. IV, I, p. 687)
Nel corso degli ultimi vent'anni gli E.A.U. hanno avuto una particolare evoluzione demografica: infatti, i 179.000 ab. censiti nel 1968 erano saliti a 1.622.393 alla rilevazione censuaria [...] pure per brevi intervalli di tempo, le quotazioni di 35 dollari per barile) che hanno ripristinato sensibili margini di profitto nei paesi produttori. La situazione di crisi conseguente all'invasione del Kuwait da parte delle forze armate dell''Irāq ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] di procedere possibili. Possiamo misurare i mutamenti negli stock di risorse naturali e nel patrimonio delle conoscenze mediante i profitti che essi danno. In questo caso gli inputs dei fattori del lavoro e del capitale totale così definito sarebbero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] . Dunque la cultura umanistica italiana, che aveva anticipato il resto dell’Europa nella difesa della ricchezza, del lavoro e del profitto, si conclude con il disprezzo di questi valori, proprio quando essi stavano trionfando in Europa. Non c’è segno ...
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Consumatore, tutela del
Guido Alpa
Definizione e terminologia. Il problema della 'protezione' del consumatore
Assegnare un significato al termine 'consumatore' comporta la scelta di una prospettiva [...] sono forti e capaci di imporre la loro volontà negoziale al sistema delle imprese, e di contrastarne gli obiettivi di profitto.Il modello del controllo giudiziale è il più diffuso ed è quello che la stessa Comunità Europea si propone di introdurre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Dinamica economica
Roberto Scazzieri
Secondo una definizione classica, un sistema economico dinamico comprende relazioni il cui andamento nel tempo è determinato da equazioni le cui rispettive incognite [...] di lungo periodo dei sistemi economici moderni. In particolare, Paolo Leon ha sottolineato l’importanza di saggi di profitto differenziati da un settore all’altro e delle temporanee configurazioni monopolistiche a essi collegate, che sono viste come ...
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Infrastrutture
Giuseppe Bognetti
Introduzione
Il termine 'infrastrutture' viene usato per designare quel complesso di beni capitali che, pur non utilizzati direttamente nel processo produttivo, forniscono [...] a un'impresa pubblica.
La prima forma di gestione si basa su un'impresa che, in quanto privata, massimizza il profitto. È noto tuttavia che, in presenza di monopolio, la produzione risulterà inferiore a quella ottimale e i prezzi saranno superiori ...
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Economista e filosofo francese (n. Vannes 1940). Esperto di cooperazione allo sviluppo e specialista dell’epistemologia delle scienze sociali, è il principale promotore dell’idea della decrescita. Rifacendosi [...] réenchanter le monde: la décroissance et le sacré (trad. it. 2020), ragionato stimolo a desacralizzare l'ideologia del profitto e La décroissance (trad. it. Breve storia della decrescita, 2021), sintesi delle sue teorie contro la società dello ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...