imprenditore
Fabrizio Galimberti
Il primo attore sulla scena dell'impresa
Un grande economista dello scorso secolo, John M. Keynes, fece una colorita affermazione: "Gli imprenditori sono mossi da spiriti [...] di creare. È per queste qualità che all'imprenditore viene riconosciuta una quota del ricavo che l'azienda incassa, cioè del profitto che rappresenta il segno principale della buona salute di un'impresa
La regola del tre
Una cosa è certa: anche il ...
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Economista (Providence 1847 - New York 1938); professore alla Columbia University dal 1895 al 1923 e direttore del Political Science Quarterly, è stato considerato il principale marginalista americano. [...] teoria della produttività marginale (già pienamente sviluppata nel 1880), all'analisi della funzione dell'imprenditore e del profitto e alla costruzione di un modello dello stato stazionario (teoria del processo sincronizzato). Le opere maggiori sono ...
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Pallavicini, Giancarlo. - Economista e manager italiano (n. Desio 1931). È assertore di una scienza dell’economia che recuperi la dimensione relazionale con le altre discipline riguardanti l’uomo e il [...] ambiente culturale, sociale e naturale, in cui l’attività d’impresa, anche se orientata al mercato e al profitto, non trascuri istanze etiche, sociali, culturali e ambientali, che costituirebbero obiettivi “non direttamente economici”, ma in grado di ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] dei prezzi (in difesa del preesistente saggio di remunerazione del capitale) o l’accettazione di una riduzione del tasso dei profitti. Con le forme di mercato oggi prevalenti, e in assenza di commercio estero, è la prima delle due alternative quella ...
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Equilibrio economico
Bruna Ingrao
Giorgio Israel
Il concetto di equilibrio economico
Fin dalla seconda metà del Settecento gli studiosi che si sono occupati di economia hanno fatto uso del concetto [...] x(i) il cui valore non supera il vincolo di bilancio, cioè tali che
è massimale rispetto a ≾i;
b) y(j)* massimizza il profitto rispetto al prezzo p*;
c) x*-y*=ω.p* sarà detto vettore di prezzi di equilibrio.
Dato il vettore dei prezzi p, i sceglie ...
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Economista statunitense (White Oak, Illinois, 1885 - Chicago 1972); prof. nelle università dell'Iowa (1919-28) e di Chicago (dal 1928), socio straniero dei Lincei (1965). Discepolo di J. B. Clark e seguace [...] economico, alla teoria del capitale (in particolare con la critica del "periodo di produzione" di E. Böhm-Bawerk) e del profitto, e ha aperto nuove vie all'economia dinamica. Le opere principali sono: Risk, uncertainty, and profit (1921; trad it ...
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Congiuntura economica
Innocenzo Cipolletta
L'analisi congiunturale
Definizione della congiuntura economica
Il termine 'congiuntura economica' si è talmente esteso nelle sue accezioni da assumere connotati [...] in cui si diffonde l'innovazione, aumenta la domanda di beni capitali, si allarga la base produttiva, cresce il saggio di profitto, fino a che le successive imitazioni e gli errori di calcolo e di aspettative non provocano una riduzione del saggio di ...
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KNIGHT, Frank Hyneman
Economista, nato a White Oak, Illinois, il 7 novembre 1885. Dopo aver insegnato nell'università dell'Iowa, insegna dal 1928 in quella di Chicago ed è stato nel 1950 presidente dell'American [...] (soprattutto sottoponendo a critica il periodo di produzione di E. Böhm-Bawerk), a quella del profitto (insistendo sui rapporti tra profitto e rischio economico) e ha indubbiamente aperto nuove vie all'economia dinamica. In materia di fluttuazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] dell’economia di mercato all’epoca della sua nascita. Non c’è modo più semplice per convincersi che il fine del profitto di per sé non è costitutivo dell’economia di mercato che quello di riferirsi agli scritti degli umanisti civili (da Leonardo ...
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FENZI, Emanuele
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 18 apr. 1784 nella nobile famiglia dello stimato magistrato e giurista lacopo Orazio e da Luisa Bardini, ricevette la prima educazione presso [...] studi classici e filosofici. Terminati gli studi alt'età di quindici anni, entrò nella banca di uno zio paterno, dedicandosi con profitto al tirocinio. Morto in tragiche circostanze il padre e fallita la casa bancaria dello zio, il F. si trovò a soli ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...