CRISI
Pierluigi Ciocca e Gian Enrico Rusconi
Crisi economica e finanziaria
di Pierluigi Ciocca
Il concetto
Le crisi sono qui intese come fasi in cui, nelle economie di mercato, una contrazione profonda [...] . La contrazione può essere non meno cumulativa e traumatica, in specie se prevalgono aspettative di tipo estrapolativo su prezzi e profitti.
Sia nel caso in cui il primum movens è la speculazione, poi assecondata dal credito, sia nel caso in cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Cotrugli
Daniela Parisi
Benedetto Cotrugli fu un uomo d’affari, un diplomatico, un personaggio dotato di alta cultura. L’abbinamento di queste caratteristiche gli fece avvertire naturale l’esigenza [...] realtà individuale in relazione al contesto della città, dello Stato, del bene comune: chi traffica ha come obiettivo il proprio profitto personale ma il suo operare è benefico per la società che da esso viene attivata. Infatti:
L’utilità, il comodo ...
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Attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.
Economia
Tipi di impresa
Dal punto di vista economico le i. si distinguono in imperfette e perfette, a seconda [...] è uguale al prezzo di mercato; è l’i. cioè che riesce a coprire soltanto i propri costi, senza lucrare alcun profitto, e che sarebbe costretta a rinunciare a produrre qualora il prezzo di mercato diminuisse anche di poco. I. extramarginale I. a ...
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surplus Sovrappiù, eccedenza, sia di finanze sia di merci o prodotti.
Nel linguaggio economico, eccesso di crediti sui debiti nella bilancia dei pagamenti, cioè saldo attivo. S. lordo o netto del consumatore, [...] o al netto del costo variabile sostenuto per la produzione dei beni.
Nell’economia marxista il s. è la fonte ultima del profitto capitalista e ha origine nel s. di lavoro, cioè in quella quantità di lavoro svolta dal lavoratore in eccesso rispetto al ...
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impresa
Giulia Nunziante
Un'organizzazione per produrre e vendere
L'impresa è un'azienda finalizzata alla produzione e alla vendita di beni e servizi. Nell'impresa vengono a unirsi il lavoro, il capitale [...] ? Si tratta di un problema che non è stato del tutto risolto. In molti casi si cerca di legare il suo stipendio al profitto dell'azienda.
Le scelte di produzione riguardano anche il 'dove' produrre: nel paese in cui si è insediati oppure in un altro ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] inquadrandolo in una situazione di concorrenza perfetta e in un punto di equilibrio perfetto, lo ha distinto dal profitto e, attraverso l’analisi del capitale, è arrivato a ricollegarlo soltanto al capitale variabile (la forza lavoro), contrapposto ...
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In matematica finanziaria, la conversione di somme disponibili in futuro in somme equivalenti (valore presente o attuale) disponibili al momento presente o in data antecedente quella della futura disponibilità.
L’operazione [...] ). L’operazione si riferisce usualmente a somme di denaro, o titoli di debito o credito; ma si applica, per estensione, alle grandezze economiche che si possono esprimere in termini monetari e riferire a date future (profitto, utilità ecc.). ...
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Concorrenza
Ruggero Paladini
Introduzione
La nozione di concorrenza sorge con il definirsi dell'economia politica come scienza autonoma. È strettamente connessa con l'idea di libertà, che dal punto [...] di elaborare una teoria che non sia basata sull'ipotesi di massimizzazione di breve periodo, ma su un pur vago concetto di profitto normale di lungo periodo (v. Andrews, 1949; v. Fellner, 1949). È tuttavia con Joe Bain e Paolo Sylos Labini che il ...
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Occupazione
Giulia Nunziante
Il complesso di coloro che lavorano e le attività che svolgono
Il livello di occupazione e la qualità degli occupati rappresentano un fattore fondamentale nel determinare [...] occupati indipendenti, tra cui gli imprenditori, traggono dalla propria attività un profitto che, a differenza di quanto avviene per i dipendenti, varia in relazione ai profitti che ricavano dall’attività svolta. Tra gli occupati si contano anche i ...
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Risparmio
Pietro Alessandrini
Alberto Zazzaro
Definizione
Il risparmio è quella parte di reddito che non viene spesa a scopo di consumo. La determinazione contabile del risparmio è direttamente collegata [...] deve variare anche il secondo. Un rallentamento del risparmio può essere causato solo da una riduzione del saggio del profitto corrente e/o di quello atteso, mentre nessun ruolo autonomo viene svolto dal tasso dell'interesse, che resta semplicemente ...
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profitto
s. m. [dal fr. profit, che è il lat. profectus -us «progresso, profitto», der. di proficĕre «avanzare, giovare»]. – 1. Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico: usare con p. un medicinale;...
profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: ha profittato molto delle lezioni; mi sembra...