Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] Bazin, che solitamente viene indicato come padre del cinema moderno, le inquadrature lunghe e la profonditàdicampo permettono di mostrare la maggior quantità possibile di cose o persone dentro l'inquadratura, e questo cinema "mira alla più perfetta ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] qualcosa in primo piano e qualcosa sullo sfondo in campo lungo (come accade in molte inquadrature in profonditàdicampodi Orson Welles); oppure, nel caso di una sovrimpressione o di inquadrature che contengono specchi o altre superfici riflettenti ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] , applicando per la prima volta la sua invenzione del panfocus, ovvero la focalizzazione del primo piano con una profonditàdicampo fino a circa settecento metri, e cambiando radicalmente la posizione dei parchi-lampade, aprì nuove strade alla messa ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] da un obiettivo a focale corta a uno a focale più lunga, tende a schiacciare il soggetto sullo sfondo, a ridurre la profonditàdicampo e a creare un effetto di forte artificialità. Essa, quindi, rende più evidente la presenza della cinecamera e ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] del piano-sequenza e della profonditàdicampo, rispetto a procedimenti classici di montaggio, l'affermarsi di un cinema moderno. Nei suoi scritti egli infatti sottolinea come piano-sequenza e profonditàdicampo permettono allo spettatore la scelta ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] distribuzione in 3D (un e. s. volto a un'efficace profonditàdicampo volumetrica, ma leggibile solo mediante l'uso di lenti bicromatiche distribuite durante la proiezione, che era di moda nel periodo). I migliori risultati degli e. s. del decennio ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] una particolare funzione della mise en scène, nella contrapposizione di un cinema della riproduzione (di cui è esempio l'uso del piano-sequenza e della profonditàdicampo da parte di cineasti quali Renoir, W. Wyler e O. Welles) a un cinema dominato ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] dopo l'altro. È a partire da Mr. Arkadin che W. usò sistematicamente il 18,5 mm, un obiettivo che accresce la profonditàdicampo deformando smisuratamente la prospettiva. Nel 1955 iniziò a lavorare su una riduzione per lo schermo del Don Chisciotte ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] , la Falconetti è Giovanna d'Arco, bruciata sul set. "Attraverso la discontinuità dello spazio-tempo, la riduzione della profonditàdicampo, l'insistenza sui primi piani, il ricorso al particolare e l'uso creativo della didascalia Dreyer fa della ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] è considerata dall'autorevole Jacques Lourcelles "molto superiore a quella di molti altri primi film sonori conosciuti [...] con numerose scene che utilizzano con brio la profonditàdicampo visiva e sonora" (Dictionnaire du cinéma, 1992, p. 194 ...
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profondita
profondità s. f. [dal lat. tardo profundĭtas -atis, der. di profundus «profondo»]. – 1. In senso relativo, la distanza, misurata lungo la verticale, tra il fondo di un corpo cavo e la sua estremità superiore, oppure, quando si tratti...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...