Arte
Immagine sacra, rappresentante Cristo, la Vergine, un santo ecc., su tavola. Attestate fin dal 5° sec., le i. hanno avuto grande diffusione, come oggetto di culto e venerazione, nel mondo bizantino [...] , diaconico).
Informatica
Raffigurazione di tipo simbolico di un comando, di una funzione, di un file, di un programmaapplicativo o altro, che appare sugli schermi degli elaboratori che utilizzano la rappresentazione a finestre (➔ finestra). Le i ...
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La Regione è il più importante ente territoriale substatale previsto nella Costituzione italiana. La sua introduzione nel testo costituzionale segna una delle più importanti innovazioni rispetto allo Statuto [...] delle Regioni aveva fatto un punto essenziale del proprio programma politico, ma l’avvento del fascismo impedì qualunque emergenti, sia dal punto di vista scientifico sia da quello applicativo, tra la seconda metà degli anni 1960 e l’avvio degli ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] (De Giorgi, in Contemporanea, II [1999]). Altro campo di applicazione dei suoi studi medici fu la teologia morale: docente, dal 1909 che, in un opuscolo scritto con F. Olgiati (Il programma del PPI come non è e come dovrebbe essere, Milano ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] verso i martiri dell’Anaunia, si realizza anche con un programma di interventi a sostegno di comunità ortodosse che nel corso Lorusso, I matrimoni misti tra cattolici e valdesi. Testo comune e Testo applicativo, «O’Odigos», 2002, 21/3, pp. 3-9. Le ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] Girolamo Giglio il 21. Le disposizioni in esso contenute, applicate da Peretti con rigore, gli accrebbero l'ostilità della di sculture e rilievi. S. concepì per Roma un programma di sviluppo urbano incentrato attorno alla basilica di S. Maria ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] in Piemonte sin dal XIII-XIV secolo. L’applicazione del principio di tolleranza ‘conformemente alla legge’ , 1, 1922, 43.
35 Cfr. per esempio M. Rossi, La religione nel programma Gentile per le scuole medie, «Bylichnis», 18, 1924, 5.
36 E. Butturini, ...
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Trance
Luciano Masi
La parola trance, ormai di uso comune nella terminologia scientifica italiana, deriva dall'omonimo sostantivo inglese che, a sua volta, trae origine dal latino transire, "passare, [...] sono stati inquadrati all'interno di un sistema teorico-applicativo coerente, per cui oggi si tende a parlare speciale fenomeno è da ritenersi come il dispiegarsi di un programma omeostatico, innato, predisposto nel cervello umano per attività ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...