La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] meccanica quantistica e anche la matematica si è trasformata. Gli 'oggetti' sui quali essa riflette non vengono più considerati in base di programmazione. Il suo metodo del simplesso risale all'estate 1947 e nell'autunno egli lo presenta a von ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] , capacità di leggere il linguaggio dei corpi, degli oggetti, degli spazi. Questa cultura si coglie nel contributo, a conseguire l’obiettivo per cui era nato: stimolare interventi di programmazione e finanziamento dei servizi di salute mentale a ...
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L'analisi dell'attività sportiva attraverso strumenti informatici
Anna Ludovico
La rappresentazione computerizzata dei movimenti sportivi
Possiamo considerare l'anglismo ormai universale del termine [...] a disposizione un certo numero di programmi, con uno dei quali è possibile decidere a quale velocità l'atleta debba correre: il programma in essi è affermato concorda con lo svolgimento reale oggettivo dei movimenti, dal quale tali criteri sono stati ...
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MUNARI, Bruno
Rosa Monaco
– Nacque a Milano il 24 ottobre 1907 da Enrico Munari e da Pia Cavicchioni.
Il padre, capocameriere presso il ristorante Gambrinus di Milano e la madre, ricamatrice di ventagli, [...] tra il 1989 ed il 1991 risalgono, poi, diversi oggetti d’arredo prodotti dalle aziende Zanotta, Robots e Promosedia, 2008; M.E. Le Donne, Arte cinetica e programmata, in Contemporanea. Arte dal 1950 ad oggi, a cura di F. Poli et al., Milano 2008, ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] figlia di papa Alessandro VI, tramite il medium degli oggetti che la ornarono, si imposero come esigenza di studio editoriali rinviò la programmazione fino alla primavera del 1938 quando finalmente, dopo aver accettato a malincuore la richiesta di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’industria culturale è il frutto di un incontro fra molteplici fattori. Alla base [...] a poco, la televisione sarebbe sbarcata anche in Europa, affermandosi insieme come strumento di divulgazione e come veicolo di un intrattenimento che sconfina nel gioco di società – in Italia i primi programmi produce soltanto oggetti ma rapporti ...
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sensazione e percezione
David Burr
Maria Concetta Morrone
Il mondo che ci circonda ci appare reale e concreto, e la nostra percezione avviene naturalmente senza essere coscienti del lavoro e dello [...] ottenuta mediante i sensi, dell’esistenza e delle proprietà di oggetti esterni: il termine indica sia l’atto del prendere coscienza dell’azione che è in fase di programmazione o di attuazione; oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la stabilità ...
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comportamento, sviluppo del
Igor Branchi
Per sviluppo del comportamento si intende l’insieme dei cambiamenti riguardanti la sfera del comportamento che si verificano dalla nascita all’età adulta e che [...] forma di energia psicologica (➔ libido) che rivolge, a seconda dell’età, verso un oggetto differente (parti del corpo o persone). In partic in aspetti complessi del comportamento, quali la programmazione delle azioni e il controllo dell’emotività, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’epoca carolingia le discipline liberali che componevano il “trivio” di base della [...] Una via d’uscita, come sempre, è fornita dall’esempio agostiniano degli oggetti d’oro che gli Ebrei portarono via fuggendo dall’Egitto e misero al che insegna a insegnare e imparare”: la Scuola carolingia corona così la programmazione del suo slancio ...
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Pittura
Valentino Pace
La definizione di "pittura federiciana" nasce con un'accezione estensiva, con riferimento a un contesto crono-topografico, o temperie culturale, talora estesi al di là di Federico [...] diretto coinvolgimento di Federico II nella programmazione di cicli pittorici o musivi sono , 2, a cura di C.A. Garufi, 1936-1938, p. 197.
E. Kantorowicz, Kaiser Friedrich der Zweite, Berlin 1927; M.R. Gabrielli, Inventario degli oggetti d'arte ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, ogni cosa che il soggetto percepisce...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...