Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Il linguaggio algebrico-analitico, nel quale si scrivono espressioni, equazioni e, più in [...] volta per tutte, come lo sono invece i linguaggi di programmazione.
Come un linguaggio naturale, è un sistema aperto e la integrali del calcolo infinitesimale); altre volte contribuisce a creare un nuovo oggetto, concetto o relazione, anche se in ...
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musealizzazione virtuale
musealizzazióne virtuale locuz. sost. f. – Progettazione, studio e realizzazione dell’allestimento e dell’esposizione di un bene o di una collezione digitale in un museo virtuale, [...] separato. La m. v. si apre così a nuove modalità di presentazione e fruizione delle informazioni, che riguardano oggetti, collezioni, artisti, movimenti culturali, percorsi, città, mentre programmi di simulazione consentono di riprodurre in un ...
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docking molecolare
Mauro Capocci
Tecnica computazionale che permette lo studio dell’interazione tra due molecole. Viene utilizzata, in particolare, per studiare l’interazione delle proteine con altre [...] A questo fine è stato necessario, in anni recenti, sviluppare grandi database (per es., il Protein data bank) e algoritmi e talvolta linguaggi di programmazione però estremamente complessa in quanto sono oggetti flessibili, ossia in grado di assumere ...
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AOP (Aspect-oriented programming)
Mauro Cappelli
Stile di programmazione fondato sulla creazione di enti, detti aspetti (aspect), in grado di gestire su richiesta le interazioni fra oggetti per la realizzazione [...] ). Essi possono contenere funzioni di chiamata (advice), in particolari punti o istanti del programma (join point), a un qualsiasi metodo di un oggetto in esecuzione, secondo quanto indicato nei cosiddetti pointcut: nel momento in cui l’esecuzione ...
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prototyping
<prëutëutàipiṅ> (it. <prototàipiṅġ>) s. ingl., usato in it. al masch. – Attività o processi, tradizionali o assistiti da nuove tecnologie (rapid p.) tesi alla realizzazione di [...] a un sistema o a un artefatto finale, sia esso materiale o immateriale. I contesti in cui il p. è utilizzato sono molteplici: architettura, elettronica, programmazione di oggetti finiti (rapid manufacturing o additive manufacturing). Si ricordano a ...
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codice
còdice [Der. del lat. codex -icis, originar. parte interna del fusto degli alberi, poi tavoletta su cui scrivere e infine, per estensione, libro manoscritto in fogli, in contrapp. al libro in [...] oggetti simili (per es., il c. a colori per il valore di componenti elettronici: v. oltre). ◆ [INF] C. a per un calcolatore elettronico, lo stesso che linguaggio macchina: v. linguaggi di programmazione: III 424 d. ◆ [INF] C. duale: v. informazione, ...
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overloading
Mauro Cappelli
Caratteristica di un linguaggio di programmazione che consente a un oggetto di avere significati diversi a seconda del contesto. Con lo stesso nome di overloading (letteralmente, [...] di ottenere modalità differenti per inizializzare una classe con i valori iniziali desiderati. La proprietà dell’overloading, che rappresenta una forma di polimorfismo, è tipica dei linguaggi di programmazione orientati agli oggetti, come Java e il C ...
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Liskov, Barbara
Liskov, Barbara (propr. Barbara Jane Huberman). – Informatica statunitense (n. Los Angeles 1939), prof. di ingegneria presso il MIT (Massachusetts institute of technology), è stata la [...] conseguire il PhD in informatica (1968, Stanford University). Nell’ambito della programmazione orientata agli oggetti, nel 1993, insieme a Jeannette Wing, ha formulato il principio di sostituzione, in base al quale un esemplare di una sottoclasse può ...
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Nygaard, Kristen
Nygaard, Kristen. – Informatico norvegese (Oslo 1926 - ivi 2002). Laureatosi in matematica all’università di Oslo nel 1956, alla metà degli anni Sessanta collaborò con Ole-Johan Dahl [...] , venne in seguito aggiornato, divenendo un vero e proprio linguaggio di programmazione. N. e Dahl sono stati i primi a introdurre concetti del paradigma orientato agli oggetti e per tale rilevante contributo nel 2001 sono stati insigniti ex aequo ...
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matematica discreta
matematica discreta settore di studi della matematica che tratta oggetti che possono assumere solo valori discreti (in pratica numeri interi). La maggior parte di questi oggetti, [...] se non sono in numero finito, appartengono a insiemi numerabili. Fanno parte della matematica discreta il → calcolo → algoritmi, la teoria della → calcolabilità, lo studio delle catene di → Markov e quello dei → linguaggi di programmazione. ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, ogni cosa che il soggetto percepisce...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...