Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Trenta del Novecento i logici riescono a dare uno statuto matematico alla [...] , molto prima dell’avvento dei calcolatori. Non solo i linguaggi di programmazione, che non sono altro che linguaggi che definiscono funzioni, ma anche la programmazionelogica può essere vista, a giusto titolo, come l’evoluzione diretta dei ...
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linguaggio algoritmico
linguaggio algoritmico qualunque linguaggio nel quale possa essere espresso un algoritmo. Per esprimere un algoritmo in modo interpretabile ed eseguibile da un automa esecutore [...] espressioni comuni, si dà spesso il nome di linguaggio di progetto. Ai linguaggi algoritmici orientati alla risoluzione di problemi tramite gli algoritmi, si contrappongono i linguaggi di programmazionelogica, di cui il più diffuso è il → prolog. ...
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metodo top-down
metodo top-down (ingl., letteralmente «dall’alto verso il basso») metodo di progettazione degli algoritmi che procede analizzando il problema da risolvere dal caso generale al caso particolare; [...] che, con procedimento induttivo, vengono connessi tra loro e assemblati in insiemi di problemi dalle caratteristiche sempre più generali. Per approfondire il concetto in ambito di programmazionelogica si rimanda alla voce → Kowalski, notazione di. ...
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RICONOSCIMENTO
Paolo Ercoli
Giorgio Sommi
Luigia Carlucci Aiello
Giorgio Musso
Premessa: riconoscimento di configurazioni. − I primi tentativi di r. automatico, risalenti agli inizi del 20° secolo, [...] è quello di Martelli e Montanari. L'unificazione è alla base del linguaggio PROLOG e dei linguaggi per la programmazionelogica (v. logica e informatica, in questa Appendice).
Bibl.: C. Forgy, Rete: a fast algorithm for the many pattern/object match ...
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LINGUAGGI PROGRAMMATIVI
Carlo Ghezzi
I l. p. (o linguaggi di programmazione) costituiscono il mezzo linguistico tramite cui gli elaboratori possono essere programmati. Essi costituiscono pertanto lo [...] sistemi esperti, di cui abbiamo fatto già cenno in precedenza.
Una versione per certi aspetti semplificata rispetto alla programmazionelogica in PROLOG è quella offerta dai cosiddetti sistemi a regole, nei quali la conoscenza di un certo specifico ...
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linguaggio di programmazione
linguaggio di programmazione particolare linguaggio impiegato per esprimere dati e istruzioni che possano essere letti, interpretati ed eseguiti da un automa esecutore, in [...] dei linguaggi stessi. Per questo si parla, per esempio, di → linguaggi funzionali, di linguaggi logici o più correttamente linguaggi di → programmazionelogica, di → linguaggi a oggetti, di → linguaggi di mark-up ecc. Una particolare attenzione va ...
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Kowalski, notazione di
Kowalski, notazione di espressione con cui si indica la formula: algoritmo = logica + controllo. Tale formula esprime sinteticamente la teoria di R. Kowalski sugli algoritmi dei [...] (→ calcolo ricorsivo); la procedura bottom-up a un algoritmo iterativo.
La distinzione fra logica e controllo è alla base dei linguaggi di programmazionelogica (come per esempio il prolog) la cui caratteristica principale è quella di richiedere ...
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Horn, clausola di
Horn, clausola di in logica, → clausola avente una particolare struttura. In una clausola si distinguono letterali negativi, se sono espressi in forma negativa, cioè preceduti dal connettivo [...] cui portano il nome nel 1951, trovano una peculiare applicazione nella logica matematica. Il loro impiego specifico è nei linguaggi di programmazionelogica, utilizzati particolarmente per risolvere problemi legati all’intelligenza artificiale. Esse ...
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forma normale congiuntiva
forma normale congiuntiva impiegata nel linguaggio di programmazionelogica → prolog, è una forma proposizionale composta come congiunzione di sottoforme proposizionali, ciascuna [...] delle quali è una disgiunzione di lettere enunciative. È, quindi, del tipo A1 ∧ A2 ∧ ... ∧ An, dove A1, A2, ..., An indicano disgiunzioni di lettere enunciative. Per esempio, una proposizione in forma ...
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paradigma
paradigma termine utilizzato dall’epistemologo statunitense Thomas Kuhn (1922-96) per indicare l’insieme delle conoscenze scientifiche condivise e accettate che, per un determinato periodo [...] e procedure con cui opera; se, per esempio, il linguaggio permette una → programmazione strutturata, se è caratterizzato da una → programmazione a oggetti o da una → programmazionelogica, e così via (si veda anche → programmazione; → linguaggio di ...
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logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. In filosofia della matematica, indirizzo...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...