Lovelace
Lovelace Ada nome con cui è nota Augusta Ada Byron (Londra 1815 - 1852) matematica inglese. Scrisse i primi programmi per la macchina analitica, prototipo di un computer, ideata dal matematico [...] della macchina analitica inventata da Ch. Babbage) si trova un algoritmo per calcolare i primi numeri di Bernoulli. Questo algoritmo è considerato il primo programma per computer; in omaggio all’autrice, è stato dato il nome di Ada a un linguaggio di ...
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Koopmans, Tjalling
Economista olandese naturalizzato statunitense (Graveland 1910 - New Haven, Connecticut, 1985), premio Nobel per l’economia nel 1975. Studiò matematica e fisica all’Università di Utrecht [...] ne divenne direttore e, nel 1955, ne guidò il trasferimento da Chicago a Yale. I suoi studi furono dedicati alla programmazione lineare della crescita ottimale e alla teoria dell’allocazione ottimale delle risorse, che gli valse il Nobel insieme a L ...
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Jacopini
Jacopini Giuseppe (Genova 1936 - Roma 2001) matematico e informatico teorico italiano. Ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione dell’informatica in Italia. Si laureò in matematica a Roma [...] costituisce il fondamento teorico delle metodologie di programmazione strutturata. Nello stesso periodo Jacopini aveva le applicazioni del calcolo) ed è stato docente di logica matematica e informatica presso l’Università La Sapienza di Roma. ...
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sintassi
sintassi [Der. del gr. sy´ntaxis "organizzazione", comp. di sy´n "insieme" e táxis "sistemazione"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, lo studio delle proprietà e delle relazioni formali di [...] e di teorema, in quanto le regole per essi prescindono da casi o signif. specifici. ◆ [ELT] [INF] Nella tecnica dei calcolatori elettronici, insieme di regole per la corretta costruzione delle istruzioni in un linguaggio di programmazione. ...
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Dorfman, Robert
Economista statunitense (New York 1916 - Belmont, Massachusetts, 2002). Dopo aver studiato matematica e statistica al Columbia College, ha ottenuto un MA alla Columbia University e un [...] . Ha insegnato a Harvard dal 1955 al 1987. I suoi contributi principali riguardano la teoria e le applicazioni della programmazione lineare. Il suo lavoro più celebre è Linear programming and economic analysis (in collaborazione con P.A. Samuelson e ...
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Nygaard, Kristen
Nygaard, Kristen. – Informatico norvegese (Oslo 1926 - ivi 2002). Laureatosi in matematica all’università di Oslo nel 1956, alla metà degli anni Sessanta collaborò con Ole-Johan Dahl [...] che, inizialmente ideato come simulatore di eventi discreti, venne in seguito aggiornato, divenendo un vero e proprio linguaggio di programmazione. N. e Dahl sono stati i primi a introdurre concetti del paradigma orientato agli oggetti e per tale ...
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Kowalski
Kowalski Robert Anthony (Bridgeport, Connecticut, 1941) logico e informatico inglese di origine statunitense. Dopo gli studi di matematica negli Stati Uniti, ottenne il dottorato in computer [...] College di Londra. Si è in particolare interessato di intelligenza artificiale e della dimostrazione automatica dei teoremi e ha dato importanti contributi alla programmazione logica sviluppando una interpretazione procedurale delle clausole di Horn. ...
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problema duale
problema duale nelle applicazioni della matematica all’economia, problema che si ricava da un dato problema di programmazione lineare, cambiando opportunamente le relazioni del modello [...] matematico del problema. Si utilizza tale tecnica quando risulta utile per semplificare il calcolo e in considerazione del fatto che il valore ottimo della funzione obiettivo, quando esiste, è uguale nel problema dato e nel suo duale (→ simplesso, ...
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Farkas
Farkas Gyula (Sárosd 1847 - Pestszentlőrinc,1930) matematico ungherese. Si occupò soprattutto di programmazione lineare e delle applicazioni della matematica alla fisica (in particolare, dell’equilibrio [...] in meccanica e della termodinamica). Insegnante di matematica e fisica nella scuola secondaria, nel 1880, dopo la pubblicazione di alcuni suoi lavori, fu nominato professore di teoria delle funzioni all’università di Pest e, successivamente, all’ ...
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problema, formalizzazione di un
problema, formalizzazione di un traduzione di un problema in forma matematica. Dopo averne isolato i dati e le relazioni essenziali, la formalizzazione consiste nell’esprimere [...] il problema attraverso qualche linguaggio simbolico (per esempio algebrico, attraverso equazioni o disequazioni, o di programmazione, attraverso variabili e opportune istruzioni) in modo tale che lo si possa risolvere attraverso il calcolo in quel ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...