MANUZIO, Paolo
Tiziana Sterza
Nacque a Venezia il 12 giugno 1512 da Aldo il Vecchio e da Maria Torresano, figlia di Andrea socio di Aldo.
Il M. trascorse l'infanzia con la madre e i fratelli Manuzio [...] l'opera di B. Ramberti Libri tre delle cose de' Turchi (1539) la casa di S. Paternian inaugurò la programmazione autonoma "Apud Aldi filios", destinata a durare fino al 1561, sporadicamente interpolata da qualche collaborazione con i parenti per la ...
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comunicazióne Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.
Diritto
Comunicazione [...] illegittima – a sua volta parzialmente modificata con la l. n. 313/2003, riguardante il pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali.
La l. n. 28/2000 disciplina separatamente la c. politica radiotelevisiva ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] C. introdusse il concetto, allora del tutto inedito, di politica cinematografica, fondata su una vera e propria programmazione produttiva. Il suo intento fu quello di sprovincializzare il cinema italiano, garantendone la solidità e la razionalità ...
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PACCES, Federico Maria
Adriana Castagnoli
PACCES, Federico Maria. – Nacque a Napoli il 15 ottobre 1903 da Adolfo, militare di carriera, e da Camilla Borbonese.
A sedici anni aderì ai Fasci italiani [...] assolutamente nuova nell’accademia italiana.
Pacces aveva sviluppato una linea interpretativa che identificava nella programmazione corporativa dell’attività aziendale il superamento del tradizionale meccanismo di regolazione del mercato basato sull ...
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Giuseppe Ortoleva
Sessant’anni davanti alla tivù
Era il 1954 quando la televisione italiana iniziò le sue trasmissioni regolari: programmi pedagogici, dal professor Cutolo a padre Mariano, teatro in diretta [...] un secondo canale arrivava una possibilità di scelta che prima non esisteva (ma non una concorrenza, il palinsesto di entrambi i programmi era pensato da un’unica direzione), e il numero delle famiglie in possesso di un televisore superò la metà del ...
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Pubblicità
S. Watson Dunn
sommario: 1. Introduzione. 2. La pubblicità come comunicazione: a) obiettivi della pubblicità; b) il processo di comunicazione pubblicitaria; c) ostacoli a un'efficace comunicazione [...] vendita e cinema. Si presenta nelle forme più vane: dal breve annuncio fatto da una piccola stazione radio al costoso programma televisivo, dall'inserzione di due righe all'inserzione a colori che occupa più pagine di una rivista.
Secondo una stima ...
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CASTELNUOVO, Arturo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno, il 5 sett. 1856, da Giacomo, patriota e medico del re Vittorio Emanuele II, che lo nominò barone, e da Rachele Herrera. Studente di chimica farmaceutica [...] dell'ordinamento razionale della produzione (problema dibattuto sulla rivista nel 1931), anticipando qualche moderna veduta di programmazione industriale e, almeno sotto il profilo creditizio, di articolazione regionale (X [1929], 11, p. 9).
Suscitò ...
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Nacque ad Asti il 13 ott. 1890 da Simone e da Elisa De Benedetti.
Nel 1911 entrò, con la qualifica di redattore-stenografo, al giornale La Stampa di Torino, allora diretto da Alfredo Frassati, che ne era [...] l'iniziativa privata e, dall'altro, a sollecitare dai tSocialisti una maggiore "concretezza" nel programma, moderando le loro richieste di una programmazione, ritenuta troppo rigida, e di un maggior intervento dello Stato in economia. Sul piano degli ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] pubblico, in particolare di quello televisivo. Ci si è domandati, fra l’altro, quali effetti sociali siano ascrivibili alla programmazione evasiva, con risposte che hanno oscillato fra quella di P.F. Lazarsfeld e R.K. Merton (Mass communication, pop ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] Rerum novarum20. Anche dopo il 1897, quando il marchese Gaetano De Felice lo rileva, diventandone poi direttore, il programma del giornale rimane sostanzialmente lo stesso, come pure i principali collaboratori; a partire da Rocca d’Adria (pseudonimo ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...