Economista americano, nato a New York il 27 ottobre 1916. Ha insegnato dal 1950 al 1955 nella California University e dal 1955 è professore alla Harvard. È noto per i suoi studı di carattere econometrico, [...] soprattutto in materia di programmazione lineare.
Tra le opere ricordiamo: Application of linear programming to the theory of the firm (Berkeley 1951); Application of the simplex method to a game theory problem (in Activity analysis of production and ...
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Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] , incentivazioni fiscali e creditizie. Si parla di p. soprattutto per le economie collettiviste, riservandosi il termine programmazione per quelle dei paesi occidentali.
In economia aziendale, processo continuo con cui, in base a previsioni, si ...
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Economista brasiliano (Pombal 1920 - Rio de Janeiro 2004). Laureatosi presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Rio de Janeiro, dopo un periodo di lavoro in Italia, conseguì il dottorato di [...] ricerca presso l'Università della Sorbona, a Parigi (1948). Nel 1962 venne nominato ministro della Programmazione economica, ed elaborò un piano triennale. Il golpe del 1964, però, lo costrinse all'esilio prima in Cile e successivamente negli USA, ...
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MARKETING
Gianni Cozzi
Termine inglese (derivato dal verbo to market "mercanteggiare", "vendere") usato anche in italiano per indicare, con riferimento alle imprese produttrici di beni di consumo, il [...] (ossia della strategia funzionale di m., coerente con la strategia aziendale complessiva e rispondente a principi di ottimizzazione); programmazione, gestione e controllo delle varie politiche di mercato di cui si compone il m. mix, e cioè delle ...
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Matematico ed economista russo (Pietroburgo 1912 - Mosca 1986). Vincitore nel 1975 (con l'economista statunitense di origine olandese T. Ch. Koopmans) del premio Nobel per le scienze economiche per i suoi [...] particolarmente noto per aver ideato (1939) una tecnica matematica per la soluzione del problema delle scelte, simile alla programmazione lineare, elaborata indipendentemente qualche anno dopo e perfezionata da T. Ch. Koopmans e G. Dantzig negli USA ...
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UNIVERSITÀ (XXXIV, p. 722)
Aldo Lo Schiavo
Le finalità e le strutture dell'istruzione superiore sono rimaste per lungo tempo, anche oltre il secondo conflitto mondiale, sostanzialmente quelle che caratterizzavano [...] degli strumenti utilizzabili per l'attività di ricerca. Anche in questo campo si è fatta sentire la mancanza di una programmazione o di una politica generale della ricerca scientifica e tecnologica, che indicasse quanto meno dei criteri di priorità e ...
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Economista matematico (Chark´ov 1892 - Mosca 1970), prof. a Leningrado dal 1945, membro dell'Accademia delle scienze dell'URSS, premio Lenin (1965); impegnato per anni nella riforma della pianificazione, [...] nello stesso tempo il principio pianificatore e organizzativo. Contribuì notevolmente all'utilizzo dei metodi matematici nella programmazione economica e si occupò della costruzione di modelli per l'ottimizzazione delle risorse di produzione. Tra ...
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MOMIGLIANO, Franco
Giorgia Giovannetti
Economista, nato a Torino il 15 novembre 1916, morto a Milano il 28 settembre 1988. Laureatosi in giurisprudenza con L. Einaudi all'università di Torino nel 1938, [...] attività di dirigenza e di studi economici all'Olivetti, dove fu per 12 anni direttore del settore studi economici e programmazione aziendale. In quegli anni fece parte della redazione delle riviste Ragionamenti e Passato e Presente. Dal 1970 al 1988 ...
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OPERATIVA, RICERCA
Francesco BRAMBILLA
Giuseppe POMPILJ
. La struttura economica odierna è caratterizzata dalla sempre crescente diffusione del principio della divisione del lavoro. Principio che [...] arrivare a tale genere di decisione ci si può servire di varî schemi teorici, tra cui molto usato è quello della programmazione lineare (v.) ove la scelta delle decisioni viene ricondotta alla ricerca dei valori che rendono massima o minima una certa ...
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Economista statunitense di origine russa (Pietroburgo 1906 - New York 1999), membro (1931) del National bureau of economic research, insegnante all'univ. di Harvard e all'univ. di New York, direttore (dal [...] -output analysis, tecnica che analizza le interdipendenze tra i diversi settori produttivi e largamente diffusa come strumento di programmazione economica. Nel 1973 gli fu assegnato il premio Nobel per l'economia. Socio straniero dei Lincei dal 1975 ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...