SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE
Domenico De Masi
Come alla fine del 1700 si avvertì il passaggio dalla società rurale a quella industriale, ma si stentò a individuare e fissare i tratti essenziali della nuova [...] prima bomba atomica su Hiroshima) con cui, il 6 agosto 1945, qualcuno, su comando di qualche altro, compiva un gesto programmato da altri ancora, fin nei minimi particolari − tanto da risultare ormai ineluttabile − e in cui istinto di vita e istinto ...
Leggi Tutto
Ciampi, Carlo Azeglio. - Banchiere e uomo politico italiano (Livorno 1920 - Roma 2016). Dopo una lunga carriera dirigenziale con incarichi di rilevanza internazionale, è stato governatore della Banca d'Italia [...] Enciclopedia Italiana. Dal maggio 1996 al maggio 1999, C. è stato ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica nei governi Prodi e D'Alema, dando un contributo fondamentale al risanamento dei conti pubblici e al raggiungimento ...
Leggi Tutto
Sviluppo economico
Massimo Tommasoli
(App. III, ii, p. 880; IV, iii, p. 562; V, v, p. 368)
Le origini dell'attuale sistema internazionale di cooperazione allo sviluppo risalgono alla fine degli anni [...] stati significativi, sia, infine, con le molte iniziative private delle ONG italiane, centri di reclutamento dei volontari laici e di assistenza programmata per i PVS.
Con la l. 9 febbr. 1979 nr. 38 (Cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di ...
Leggi Tutto
FUÀ, Giorgio
Claudio Sardoni
Economista, nato ad Ancona il 19 maggio 1919. Laureatosi in giurisprudenza e scienze politiche all'università di Pisa, ha insegnato in quella università ed è attualmente [...] si segnalano: Reddito nazionale e politica economica (1957); Lo Stato e il risparmio privato (1961); Idee per la programmazione economica, in collaborazione con P. Sylos Labini (1963); Lo sviluppo economico in Italia (1969-80); Occupazione e capacità ...
Leggi Tutto
REDDITI Politica dei
Giovanni Caravale
Definizione e obbiettivi della politica dei redditi. - Uno dei cambiamenti più rilevanti avvenuti nel mondo occidentale a partire dalla seconda guerra mondiale [...] (Fiuggi 20-21-22 maggio 1966), in Rivista di politica economica, ag.-sett. 1966; C. Napoleoni, Politica dei redditi e programmazione, in La rivista trimestrale, marzo-giugno 1966; G. Di Nardi, La politica dei redditi in Italia, in Rivista di politica ...
Leggi Tutto
L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] e assegnare obiettivi specifici a ciascuna unità di produzione; poiché però a ogni struttura produttiva, come si dimostra nella programmazione lineare, corrisponde uno e un solo sistema dei p., e viceversa a ogni sistema dei p. corrisponde una e ...
Leggi Tutto
REGIONE
Piergiorgio Landini
Emma Ansovini-Giovanni Gay
Rosanna Tosi
(XXVIII, p. 1000; App. II, II, p. 680; IV, III, p. 194)
Il concetto di regione. - Geografia e scienze regionali. - Nel periodo compreso [...] statale; successivamente molti di questi fondi sono stati soppressi e fatti confluire nel fondo comune e nel fondo per il finanziamento dei programmi regionali di sviluppo (v. ancora la l. 158/1990, ma già la l. 19 maggio 1976 n. 335 e il d.P ...
Leggi Tutto
In economia, legame di dipendenza reciproca tra più grandezze. È originata dal fatto che, nella realtà economica, il processo di causalità difficilmente ha una direzione univoca. Quanto più vasto e generale [...] e ha rappresentato un perfezionamento del metodo dei ‘bilanci materiali’ sviluppato in URSS già negli anni 1920 (➔ programmazione). Tale modello presuppone però una rilevazione statistica assai sviluppata e perfetta e la sua pratica utilizzazione ...
Leggi Tutto
PROFESSIONALE, FORMAZIONE
Aldo Lo Schiavo
La f.p. assume un ruolo di primaria importanza nelle moderne economie industriali e post-industriali. Essa influenza direttamente le qualità delle prestazioni, [...] della materia, nel cui ambito le singole regioni potessero operare in base a criteri organici, altresì coerenti con la programmazione nazionale e con gli obblighi comunitari. Ed è proprio per corrispondere a tale necessità che viene emanata la legge ...
Leggi Tutto
CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] di lotte, pp. 55 s.), il C. non riusciva a concepire la possibilità di un'alleanza tra forze produttive su un programma di riforme, unica strategia forse in grado in quegli anni di contrastare l'azione di alcuni partiti politici che fondavano il loro ...
Leggi Tutto
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...