Economia
P. economica Il complesso degli interventi dello Stato nell’economia, realizzati spesso sulla base di un piano pluriennale (in questo senso il termine si alterna, nell’uso, con pianificazione). [...] corrente, e anche da parte di alcuni studiosi, si è però soliti distinguere tra pianificazione (➔) e p., tra piano e programma, riferendosi con il primo termine ai paesi socialisti e con il secondo ai paesi a economia di mercato. La storia della p ...
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programmazióne matemàtica Branca della matematica applicata, e della ricerca operativa in partic., che studia i metodi per ottimizzare (cioè per determinarne i valori massimi o minimi) una particolare [...] disequazioni. A seconda della struttura dei vincoli e della funzione obiettivo i problemi di p.m. prendono nomi particolari (programmazione lineare, non lineare, a numeri interi ecc). La p.m. lineare, in partic., trova larga applicazione, in economia ...
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PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] possono assumere solo valori interi. Poco fruttuosi sono stati finora anche i tentativi di affrontare il problema della cosiddetta "programmazione non lineare", quei problemi, cioè, in cui o la funzione da rendere minima o i vincoli non sono lineari ...
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In matematica applicata, e in particolare nella teoria delle decisioni, problemi di o., le questioni attinenti alla ricerca dei criteri di scelta tra diverse opzioni o di determinazione del valore di particolari [...] i cui elementi sono le derivate parziali seconde della F(x). Per quanto riguarda i problemi di o. vincolata (➔ programmazione), si cerca di ricondursi, mediante opportune trasformazioni, a problemi di o. libera.
Teoria delle decisioni
Nell’o., uno o ...
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PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
(App. IV, III, p. 70)
Sia nel campo metodologico, sia in quello computazionale, si sono registrati negli ultimi tempi notevoli progressi. Ci si limiterà qui a [...] inoltre, che se B non è una matrice simmetrica, la [3] non è più riconducibile a un problema di programmazione quadratica. Considerato autonomamente, è detto problema lineare di complementarità e, ovviamente, a seconda dei casi, può ammettere nessuna ...
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Programmazione, algoritmi di
Alessandro Panconesi
Il termine algoritmo denota un procedimento sistematico ed esplicitato nei suoi passi elementari per l’esecuzione di un calcolo, inteso nella sua accezione [...] non limitata a calcoli numerici. Nel corso del tempo il termine è diventato quasi sinonimo di procedimento di calcolo programmabile su un calcolatore, un’equivalenza che ha radici profonde. Gli algoritmi rappresentano l’anima stessa dell’informatica ...
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metodo del simplesso
Angelo Guerraggio
Uno dei metodi usati nella programmazione lineare per passare, con un numero finito di passi di calcolo numerico, da una soluzione ammissibile a una ottimale. [...] Ax=b e abbia solo m componenti non nulle (tante quanto sono i vincoli). Il teorema di base della programmazione lineare afferma che, se esiste una soluzione ottimale nella regione ammissibile, esiste anche una soluzione ottimale ammissibile di base ...
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teorema di Fritz John
Angelo Guerraggio
Condizione necessaria che estende alla programmazione non lineare la classica condizione dei moltiplicatori di Lagrange (nota quando tutti i vincoli erano invece [...] sotto forma di uguaglianza. Il teorema di Fritz John afferma che se x0 è soluzione anche solo locale del problema di programmazione non lineare e le funzioni f e gi risultano differenziabili in x0, allora esiste un vettore (ϑ0,λ0), diverso dal ...
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Macaulay
Macaulay 〈mëkòli〉 [ALG] [ELT] [INF] Denomin. di un linguaggio di programmazione per calcoli ed elaborazioni di algebra commutativa e di geometria algebrica: v. manipolazione algebrica: III 619 [...] b ...
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Informatica teorica
Giorgio Ausiello
Con l'espressione informatica teorica ci si riferisce a un complesso di discipline scientifiche aventi per oggetto lo studio formale degli strumenti, dei metodi [...] ordine. L'uso delle logiche modali è motivato dal fatto che un'asserzione valida in un certo momento dell'esecuzione di un programma (per es., x è pari) può diventare falsa in un momento successivo, per effetto di un'istruzione di assegnazione (x≡x+1 ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...