GRASSI, Paolo
Giorgio Taffon
Nacque a Milano, il 30 ott. 1919, da Raimondo e Ines Platesteiner.
Il padre, pugliese, di Martina Franca, si era trasferito a Milano, dove collaborò a Il Sole occupandosi [...] e concretamente pedagogico con i vari ordini di scuole; produrre spettacoli specificatamente per i bambini. Non tutti i programmi risultarono di facile realizzazione, valga come esempio il tendone-teatro di Gallarate, aperto nel 1971, che non ottenne ...
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BALDO, Massimilla
Giovanni Costa
Attilio Stella
Nacque a Legnago, in provincia di Verona, il 12 agosto 1924 da Luigi, piccolo imprenditore proprietario di un’officina meccanica, e da Maria Gardone.
La [...] , sia la gestione dei suoi compiti istituzionali.
Ha fatto parte di numerosi comitati internazionali per la programmazione della ricerca e di comitati di redazione di diverse riviste internazionali; ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giorgio Fuà
Pietro Alessandrini
È difficile racchiudere in un breve quadro rappresentativo la personalità, l’attività, il pensiero di Giorgio Fuà. Viene in soccorso la sua Nota autobiografica (in Trasformazioni [...] i fermenti di una regione, le Marche, in fase di decollo economico, grazie a un nuovo modello di sviluppo non programmato, radicato nel territorio, sulla spinta propulsiva delle piccole e medie imprese in piena osmosi con la struttura sociale locale ...
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ENRIQUES, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Bologna il 24 genn. 1905 da Federigo e Luisa Miranda Coen, terzogenito, dopo le sorelle Alma e Adriana.
Il padre - appartenente ad una famiglia ebraica [...] il divario di età, ai "giovani industriali" che fra la fine degli anni Sessanta e i Settanta espressero un proprio programma di riforma della Confindustria, poi confluito nel "documento Pirelli" del 1970. L'E. fu consigliere ascoltato del gruppo e il ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] educative contemporanee, non dev'essere "un popolo macchina che incessantemente produca". Anzi, di contro al macchinismo e alla programmazione, il C. rivendica l'autonomia creativa dell'individuo per virtù di storia, di sentimento e di religione, lo ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] in modo lento, corrispondente all'età ed allo stato di salute del papa, e alla strategia nepotistica dei Borghese programmata nel lungo periodo, concepita in termini mercantilistici in base ai principi della logica e del minimo rischio, e guidata ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] di artisti dell'immagine in movimento per promuovere le loro canzoni. Diversi canali televisivi danno vita a una programmazione quasi ininterrotta di questi video musicali.
Musica e nuove tecnologie
La moderna tecnologia ha modificato sia la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] soggetto su materiale presentato dapprima nei tradizionali tachistoscopi e in seguito su schermi di calcolatori, con una programmazione elettronica dei compiti da eseguire. Il confronto tra la nuova corrente del cognitivismo e la tradizionale scuola ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] una crescente gamma di materie di carattere ecclesiastico e secolare. Interventi capillari, ma alla giornata, senza una programmazione e una più organica sistemazione di carattere generale del pensiero politico sarpiano.
Non erano mancati in realtà ...
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BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] finanziamento delle opere pubbliche in Africa, della entrata in guerra dell'Italia nel 1940, e con l'accettazione del programma d'autarchia economica. Poco dopo la nomina a senatore abbandonò le cariche pubbliche: nel novembre 1939 la presidenza dell ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire,...