coniche, fascio di
coniche, fascio di insieme di coniche analiticamente ottenuto dalla combinazione lineare delle equazioni di due coniche, dette coniche base, delle quali almeno una non sia degenere. [...] sia un’ellisse sia un’iperbole. Un fascio di iperboli può avere da zero a quattro punti base.
Nel piano proiettivo, dove non c’è distinzione tra circonferenze, parabole, ellissi e iperboli, una conica è rappresentata da un’equazione di secondo ...
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spazio dei moduli
Fabrizio Andreatta
In geometria algebrica gli spazi di moduli sono spazi che parametrizzano classi di isomorfismo di oggetti di tipo fissato e appaiono solitamente nella classificazione [...] che associa a V le classi di isomorfismo di rette nello spazio affine n+1-dimensionale su V ammette lo spazio proiettivo ℙn come spazio dei moduli fine. Purtroppo nelle situazioni sopra menzionate gli spazi di moduli fini non esistono o meglio ...
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elemento improprio
elemento improprio in geometria, espressione che indica un cosiddetto ente all’infinito. La nozione nasce nell’ambito della teoria della prospettiva, elaborata in epoca rinascimentale, [...] , per esempio, come si dice che «due punti distinti individuano sempre una retta» (frase che, in termini di geometria non proiettiva, può essere interpretata dicendo che una retta è individuata non soltanto da due punti propri, ma anche da un punto ...
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Figura geometrica piana limitata da tre o più segmenti che formino una poligonale chiusa non intrecciata.
Matematica
Geometria
Nella geometria dell’ordinario piano euclideo si chiama p. piano la parte [...] li congiungono a 2 a 2 in tutti i modi possibili. La fig. 2 illustra il caso n = 5. P. nel piano proiettivo Nel piano proiettivo la nozione di p. si può presentare sotto vari aspetti: uno di essi corrisponde ai p. piani completi; un altro si ottiene ...
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Generalità. -
1. Si tratta di un termine matematico, del quale gioverà chiarire il significato in via intuitiva, prima di passare alla definizione precisa e ai necessarî sviluppi teorici. Consideriamo [...] I′, O′, U′, P′, i punti corrispondenti di I, O, U, P, il punto P′ ha, rispetto a I′, O′, U′, la stessa coordinata proiettiva di P rispetto ad I, O, U (n. prec.). Ai tre punti fondamentali I, O, U, competono rispettivamente, in virtù delle (11), le ...
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MATEMATICA NON COMMUTATIVA
La seconda metà del 20° secolo ha visto lo sviluppo di una molteplicità di ricerche matematiche, alcune motivate da considerazioni puramente interne, altre ispirate da problemi [...] di V(X). Si prenda ora un anello con unità astratto R magari non commutativo. La famiglia V(R) degli R-moduli proiettivi finitamente generati ha una struttura di monoide. Si definisce K₀(R) come il gruppo di Grothendieck di V(R). Si noti che ...
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CASTELNUOVO, Guido
Eugenio Togliatti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1865 da Enrico ed Emma Levi. Il padre fu apprezzato autore di romanzi e novelle.
Allievo del liceo Foscarini di Venezia, ove ebbe come [...] nel 1885. Nel decennio tra il 1880 e il 1890 dominava in Italia nel campo degli studi geornetrici la geometria proiettiva, specialmente in campo iperspaziale, per opera, oltre che di L. Cremona, che si può ben considerare quale fondatore della nuova ...
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BERZOLARI, Luigi
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli il 1°maggio 1863. Compiuti gli studi secondari a Pavia, ove, ebbe come maestro S. Pincherle, entrò nel 1880 nel collegio Ghislieri, conseguendo la laurea [...] , E. Bertini e F. Casorati. Dal Bertini egli trasse l'interesse per le proprietà degli enti geometrici rispetto al gruppo proiettivo che domina la maggior parte delle sue ricerche; dal Casorati, allievo del Brioschi, e dal Beltrami l'interesse per le ...
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Matematico, nato a Épernon il 15 novembre 1793, morto a Parigi il 18 dicembre 1880. Ammesso alla scuola politecnica nel 1812, partecipò nel 1814, coi suoi giovani camerati, alla difesa di Parigi, e nel [...] , egli esercitò per oltre 20 anni la più larga influenza. L'indirizzo prevalente nelle sue ricerche fu lo studio proiettivo delle curve e delle superficie algebriche, e il senso storico, che caratterizzava la sua mentalità, lo mantenne sempre fedele ...
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Transfert
Mauro La Forgia
In psicoanalisi si definisce transfert (derivato dall'inglese transfer, "trasferimento", passando per il francese transfert) il processo mediante il quale determinate rappresentazioni [...] situazione analitica e non, piuttosto, in ogni relazione, costituendo così la sostanza, profondamente connotata in senso proiettivo, di qualsivoglia rapporto umano. In ogni caso, si riconosce generalmente al transfert la qualità di luogo privilegiato ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione (e anche a quella di sezione) e alle...
proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, spingere fuori o avanti con forza;...