Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] su se stessa della storia. Ad Arezzo, Elena e la regina di Saba sono identiche. Così erano, probabilmente, Costantino ed Eraclio, proiezioni nel tempo di un’unica idea imperiale. Anche un gesto può passare, negli anni, da un dipinto all’altro. L’atto ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] finita e mortale".
Nella disastrosa situazione testuale del Rifacimento si dovrà necessariamente ritenere autentica questa scoperta proiezione psicologica elevata per la prima volta dal B. al Parnaso di un genere narrativo, questo esito irrazionale ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] ambientali (v. Luhmann, 1981; tr. it., pp. 77-80).
B. L'autorità è interpretata, dalla psicanalisi, in termini di proiezione ambivalente verso la figura paterna. Nel 1913 Sigmund Freud (1856-1939) in Totem e tabù ha avanzato, per spiegare la genesi ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] maggiori della pianta degli Uffizi; mentre l'esperienza del gotico traspare nella logica concatenazione delle strutture e nella proiezione sui fianchi e sulla fronte dell'articolazione dell'interno.
La pianta di G. ebbe effetti notevoli non solo ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] 'energia stendhaliana dell'ultimo "avventuriere" del Rinascimento, "potentissimo di forza e di vita interiore".
La proiezione della Vita nell'orizzonte dell'autobiografia settecentesca, sia pure con il privilegio accordato alla componente avventurosa ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] e i servizi.
Assai curata appare la rappresentazione degli ambienti al piano terreno e al primo piano, anche con la proiezione delle coperture, che trova precisa corrispondenza nelle sezioni-prospetti. L'innesto del coro tra le due chiese, collegato ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] favorire la memoria e la concentrazione.
Anche ai tempi del cinema muto la musica risuonava nelle sale di proiezione: un pianista, un organista o addirittura un'intera orchestra commentavano l'andamento delle vicende con sottofondi musicali ritenuti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] storici e profetici della Bibbia a partire dal Genesi. La storia narrata nell’Antico Testamento vi è considerata come proiezione del mistero trinitario e anticipazione della storia della Chiesa e dei suoi svolgimenti finali. Oltre il piano della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] la genesi del sentimento religioso spiegata attraverso un’analisi psicologica dell’uomo primitivo, che considera l’idea del divino una proiezione della mente umana, poiché le opinioni che l’uomo è in grado di fabbricare non possono essere diverse da ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] corpo. L'Io è innanzitutto un Io corporeo, non è soltanto un essere di superficie, entità superficiale, ma è esso stesso proiezione di una superficie" (Freud 1923, trad. it., pp. 488-89). Sia essa percepita in quanto mera superficie come in Freud o ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).